Probabile sciopero nei porti americani
Un’eventuale nuova astensione dal lavoro, secondo gli analisti, potrebbe interrompere miliardi di dollari di scambi commerciali
New York – Maersk sta chiedendo ai propri clienti di ritirare i container pieni e restituire quelli vuoti nei porti della Costa Orientale e del Golfo degli Stati Uniti entro il 15 gennaio 2025, in vista del possibile sciopero che potrebbe iniziare il 16 gennaio, qualora non si raggiunga in tempo un nuovo accordo sindacale.
L’attuale accordo provvisorio, negoziato in ottobre dopo uno sciopero di tre giorni e che prevede un aumento salariale del 62% in sei anni, scadrà il 15 gennaio. Le trattative tra l’International Longshoremen’s Association (Ila) e la United States Maritime Alliance (Usmx) sono in stallo, in particolare riguardo all’automazione nei porti statunitensi. Non sono previsti nuovi incontri prima della metà del mese.
Un eventuale nuovo sciopero, secondo gli analisti, potrebbe interrompere miliardi di dollari di scambi commerciali, aumentare le pressioni inflazionistiche e causare enormi disagi alle catene di approvvigionamento. Alcune compagnie di navigazione, come la tedesca Hapag Lloyd, stanno introducendo sovrattasse per coprire i costi derivanti da possibili interruzioni operative.
Maersk ha esortato i clienti a “collaborare per mitigare l’impatto dei potenziali disagi”, consigliando di ritirare i container carichi e restituire quelli vuoti prima del 15 gennaio.