Infrastrutture urgenti al via?

ROMA – Conviene toccar ferro: ma secondo le dichiarazioni di queste ore del ministro alle Infrastrutture e mobilità sostenibile (ex MIT) professor Enrico Giovannini, è pronto il decreto che metterà in azione i commissari nominati dal suo predecessore, Paola De Micheli, per le infrastrutture urgenti. Tra le quali, come noto, ci sono tre interventi portuali: Darsena Europa a Livorno, nuova diga a Genova e polo cantieristico a Palermo.

Nel complesso le opere soggette al commissariamento sono: 14 infrastrutture stradali, 16 infrastrutture ferroviarie, una metropolitana (la metro linea C di Roma), 12 infrastrutture idriche, 3 infrastrutture portuali, 12 infrastrutture per presidi di pubblica sicurezza.

Le 58 opere hanno finanziamenti già disponibili pari a circa 40 miliardi di euro, a fronte di un costo complessivo di 66,1 miliardi. Di questi, 26,9 miliardi sono destinati a infrastrutture localizzate al Sud, 21,6 miliardi per interventi situati al Nord e 17,6 miliardi sono indirizzati a opere nel Centro Italia. 46 miliardi di euro sono destinati alla realizzazione di opere ferroviarie, 10,8 a infrastrutture stradali, 5,8 miliardi per il trasporto rapido di massa, 1,7 miliardi per le infrastrutture portuali, 1,2 miliardi per le opere idriche e 538 milioni per presidi di pubblica sicurezza.

I criteri utilizzati per l’individuazione delle opere da realizzare con il commissariamento tengono conto della complessità progettuale o esecutiva, ma anche del loro impatto sul tessuto socioeconomico a livello nazionale, regionale e locale. Le infrastrutture da commissariare, previste nel DPCM, sono in gran parte contenute nel documento di pianificazione strategica ‘Italia Veloce’, allegato al Documento di Economia e Finanza 2020, che ha definito un quadro di interventi strategici e prioritari per lo sviluppo del Paese. Alcune di queste opere sono anche inserite nella proposta del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Giovannini ha anche aggiunto che il suo dicastero sta predisponendo anche una seconda lista di opere urgenti, da avviare al più presto.

Fonte – La Gazzetta Marittima