Rivoluzionati gli assetti in porto

Prende finalmente corpo il progetto di ridefinizione delle aree del porto di Livorno dedicate al traffico multipurpose.

A valle di un percorso amministrativo lungo e complesso, che ha visto l’AdSP impegnata in un costante confronto sia con i terminalisti che con l’Autorità Marittima e gli altri Enti interessati, il Comitato di Gestione ha approvato la proposta di “riorganizzazione e ottimizzazione degli spazi destinati alle attività portuali presso la Sponda Est della Darsena Toscana, con correlata ipotesi di delocalizzazione”.

La nuova geografia portuale – sottolinea l’AdSP di Luciano Guerrieri – consentirà di liberare le aree ricomprese nel Porto Passeggeri (Calata Orlando e Alto Fondale) e di razionalizzare l’utilizzo degli spazi della Sponda Est della Darsena Toscana, definendo così la direttrice di allineamento delle attività portuali alle previsioni del PRP e, in particolare, alle prospettive di sviluppo legate alla Piattaforma Europa.

Il nuovo assetto, che andrà a comparti nei prossimi mesi, secondo un senso di progressività graduale, inaugura una nuova era dello scalo labronico, con la condivisione dei giusti presupposti per superare la forte conflittualità generale degli ultimi anni e ricercare nuove e fondamentali sinergie d’intenti tra gli operatori, attraverso le quali addivenire ad una gestione sempre più dinamica e finalizzata di aree portuali e banchine.

Entrando nel merito, il procedimento prevede, tra le altre cose, la delocalizzazione della società TCO oggi operativa presso la Calata Orlando, presso la testata del Molo Italia. La cui radice sarà invece assegnata alla Compagnia Impresa Lavoratori Portuali. Alla Cilp verranno inoltre assegnate le aree poste alla radice della Sponda Est Della Darsena Toscana.

 Oggi si conclude una partita importante per il porto di Livorno. Il procedimento rivoluziona gli assetti portuali in linea con le previsioni del Piano Regolatore Portuale”  ha dichiarato il presidente dell’AdSP,   Luciano Guerrieri.

 “Sono contento di poter dire che la nuova riorganizzazione degli assetti è stata definita anche grazie alla preziosa collaborazione dei terminalisti interessati, dai quali sono pervenute nel corso dei mesi segnalazioni costruttive che ci hanno permesso di giungere ad una soluzione condivisa. Un grazie, anche, all’ufficio Demanio dell’Ente guidato dal dirigente Fabrizio Marilli, che ha sviluppato il complesso procedimento amministrativo”.