Mar Rosso, “A rischio le regole del libero mercato”
“Gli Houthi generano una minaccia di sicurezza della navigazione e alla nostra stabilità economica”
Roma – Quello in atto nel Mar Rosso è “un vero e proprio conflitto ibrido, che si gioca su tutte le scale”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, rispondendo al question time al Senato. “Gli attacchi Houti – ha spiegato Crosetto – hanno determinato sin da subito un serio pericolo per chi opera in mare, inducendo le principali imprese di navigazione e le compagnie marittime a evitare il transito nello stretto di Bab el-Mandeb e di conseguenza di Suez, optando per la circumnavigazione del Capo di Buona Speranza. Non passare da Suez porta un aumento dei tempi di navigazione di 10-12 giorni e un deciso incremento dei costi di trasporto, in alcuni casi quintuplicati, alla marginalizzazione dei porti del Mediterraneo con ulteriore impatto negativo sull’economia europea e italiana”.
Invece “le navi russe o cinesi – ha aggiunto il ministro – non vengono attaccate dagli Houti e ciò crea svantaggio competitivo e altera le regole del libero mercato, generando una minaccia di sicurezza della navigazione e alla nostra stabilità economica”. Intanto tre missili antinave sono stati distrutti in due raid condotti dalle forze del Comando centrale militare Usa (Centcom) su aree dello Yemen sotto il controllo degli Houthi. Secondo quanto spiegato in una nota dallo stesso Centcom, nel primo raid sono stati colpiti due missili da crociera pronti ad essere lanciati contro le navi nel Mar Rosso. Successivamente è stato distrutto un terzo missile pronto al lancio. I tre vettori erano ritenuti dalle forze americane “una minaccia imminente per le navi della Marina americana e le navi mercantili nella regione. Queste azioni – si chiude la nota – proteggeranno la libertà di navigazione e renderanno le acque internazionali più sicure per la Marina americana e le navi mercantili”.