Toremar: indispensabile la gara unica

FIRENZE – Continua la schermaglia tra la giunta regionale toscana e i sindacati dei marittimi dei traghetti che operano nell’Arcipelago, contro l’ipotesi della “gara a tre ambiti” considerata distruttiva del servizio e rifiutata nettamente anche dalla società Toremar, che oggi gestisce tutti i collegamenti. Scende in campo oggi la Filt-CGIL, su “il contesto estremamente instabile che produce un malessere diffuso tra il personale arruolato presso la Toremar, attuale concessionaria dei servizi di collegamento per l’Arcipelago Toscano”.

In una nota inviata alla Regione, direttamente sia al presidente Giani che all’assessore Baccelli, si sottolinea “il fatto che nei giorni scorsi il consiglio regionale abbia approvato in maniera congiunta un documento unitario con richiesta di strutturare il futuro bando di gara collegamento marittimo Arcipelago Toscano in un unico lotto e con altre richieste, un documento che a nostro giudizio, ci ha notevolmente confortato”.

“I nostri timori sono sempre stati legati agli effetti tangibili e misurabili delle gare effettuate in altre regioni dove il lavoro ha pagato a caro prezzo la scelta di affidare al mercato il compito di allocare le risorse: impiego minimo della C.R.L e precariato diffuso; senza contare la scadente qualità dei servizi offerti.

“La C.R.L rende i lavoratori soggetti solvibili che di conseguenza possono accedere al credito e progettare il proprio futuro, la precarizzazione del lavoro produrrà effetti negativi sulle economie locali già fiaccate da una pesante deindustrializzazione.

“La consistenza numerica dei lavoratori dipendenti TOREMAR Spa è di 207 marittimi a tempo indeterminato, + 47 marittimi occasionali (tot.254) + 29 amministrativi.

Su ogni nave della società risultano imbarcati due equipaggi che a rotazione effettuano 15 giorni di servizio a bordo, alternati da 15 giorni di riposo a terra; e pertanto, se in futuro, la linea Piombino/Portoferraio sarà scorporata dal bando di gara, temiamo, come recentemente ha annunciato TOREMAR, che sulla menzionata tratta non sarà più applicata la normativa del doppio equipaggio e la cessazione della normativa – servizio/riposo – sulla linea Piombino Portoferraio, farà anche cessare, a caduta, l’identica normativa in vigore, sulle altre navi impiegate sulle altre linee marittime dell’Arcipelago Toscano; risulteranno così imbarcati 127 marittimi anziché 254.”

“Inoltre se TOREMAR non partecipasse al bando di gara- continua la nota della CGIL – l’occupazione dei marittimi sarebbe ulteriormente ridimensionata di almeno altre 14 unità, in quanto una nave, essendo noleggiata, verrebbe restituita al proprietario. In tal caso il totale complessivo degli esuberi risulterà di 141 marittimi. A questa nostra fondata preoccupazione deve essere anche aggiunta la inevitabile conseguenza di riduzione di organico del personale amministrativo di TOREMAR e dell’indotto connesso.

“La clausola sociale non sarà sufficiente – ribadisce il sindacato – e come suggerito dal consiglio regionale serve sicurezza e stabilità. La buona organizzazione del lavoro e tenuta occupazionale serve a garantire non solo un servizio efficiente ma anche una sicurezza nel trasporto a garanzia dei passeggeri e dell’ambiente.

“È chiaro che noi, per bando di gara unico, intendiamo che un solo operatore dovrà svolgere i servizi dei collegamenti marittimi con l’Arcipelago Toscano, sia in sovvenzione che OSP (linea A/2). “Vinca il migliore” a salvaguardia dei livelli occupazionali e dei servizi, con costi tariffari a carico dell’utenza calmierati.

“Molto apprezzato infine – conclude la nota della Fiat-CGIL – il punto del documento in cui si suggerisce di inserire all’interno del bando di gara anche la tratta ferroviaria Piombino Marittima – Campiglia ed a tal proposito sarebbe utile a nostro giudizio un confronto delle parti in merito; per far si che ci sia un vero collante nel servizio di trasporto. Chiediamo, gentilmente, di prendere in considerazione quanto rappresentato”.