Il viceministro: “Lo Stato potrebbe avere anche il 100% della società. E nessuna holding, rimarranno le Adsp”. Il viceministro nega che ci siano state anticipazioni al fondo BlackRock: “La norma non c’è ancora”. A Genova Paroli sarà operativo a metà maggio
Genova – La riforma dei porti sarà legge entro la fine della primavera. Intanto a metà maggio il nuovo presidente dell’Adsp del Mar ligure Occidentale potrà insediarsi. Il vicepresidente del Consiglio e ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, e il viceministro, Edoardo Rixi, a Genova per la cerimonia di avvicendamento della direzione marittima della Liguria, seguita da una visita a Euroflora e un appuntamento politico nell’ambito della campagna elettorale per il Comune, mettono alcuni paletti anche sulla portualità parlando a margine delle iniziative pubbliche.
Per la società pubblica, ma con soci anche privati, che si sta studiando all’interno della riforma portuale come soggetto di coordinamento della portualità nazionale, in grado anche di andare ad acquisire infrastrutture all’estero, ci sono già contatti con potenziali azionisti? “Prima occorre definire la norma – dice Salvini – Siamo a buon punto, stiamo lavorando con il ministero dell’Economia. Significa investire, come stiamo investendo, miliardi di euro in tutte e sedici le Autorità di sistema portuale, ma avere un’idea comune, evitare che i soldi vadano sprecati o ci siano differenti visioni, anche perché il Mediterraneo è una fonte di ricchezza inestimabile per il futuro, quindi spendere bene i soldi sui porti è fondamentale”.
Poi aggiunge: “Conto che a breve, e a breve vuol dire entro la fine della primavera, sia norma la legge di riforma dei porti”.
Le quote della società? “A me interessa un controllo pubblico – ribadisce Salvini – e se ne sta occupando egregiamente il viceministro Rixi che da genovese e da “marittimo” rispetto a me che sono milanese è molto più attento. Spendere bene tutti gli euro che chiediamo agli italiani per rendere sempre più moderni, efficienti e sicuri i porti italiani è fondamentale e avere una cabina di regia è fondamentale”.
Qualcosa di più per delineare l’assetto futuro lo aggiunge Rixi. “Non sarà una holding, ma una spa – dice – Una holding presupporrebbe che i porti diventassero società, e non lo diventeranno. Rimarranno le Adsp”.
Controllo pubblico con quale quota? “Non è ancora stato deciso. Sicuramente ci sarà il controllo pubblico, ma probabilmente potrebbe essere anche il 100% pubblico“. Potranno entrare i fondi? “Al momento non c’è ancora la norma”. E’ vero che avete già fatto vedere a Black Rock uno schema? “Non è vero, non c’è ancora la norma”, replica Rixi.
La tornata di nomine dei presidenti delle Adsp italiane è iniziata. Ne mancano sette. “Ci stiamo lavorando – spiega Salvini – Gli ultimi presidenti scadranno in estate, quindi entro l’estate ci saranno tutti”.
In questi giorni dobbiamo aspettarci nuove indicazioni e richieste di intesa ai presidenti delle Regioni interessate? “Certo”, replica il ministro.
Per l’Adsp di Genova, Savona e Vado ligure, dove l’intesa c’è già sul nome di Matteo Paroli, l’iter si dovrebbe completare a breve. “A metà maggio ci sarà il presidente”, dice Rixi.
Sulla nuova diga di Genova nessuna nuova data promessa. “Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti non può permettersi di essere ottimista a sensazione, noi seguiamo centinaia di cantieri e l’obiettivo è quello di finirli in tempo, nuova diga del porto di Genova compresa”, spiega Salvini. “Faccio l’esempio delle Olimpiadi: in Italia cominceranno il 6 febbraio 2026, non posso “sperare” che finisca tutto in tempo, ma finirà tutto in tempo – aggiunge – Diciamo che fra la diga di Genova, il tunnel subportuale di Genova e l’alta velocità che collegherà Genova e Milano, conto che, nonostante tutti i problemi tecnici che gli ingegneri hanno trovato, si finisca in tempo“………..segue Fonte : ShipMag