Comunicato stampa di OLT Toscana

OLT Offshore LNG Toscana comunica che, nell’area commerciale del proprio sito internet, è stata pubblicata la capacità disponibile per il processo di conferimento annuale e pluriennale senza manifestazione di interesse, dall’Anno Termico 2026/2027 all’Anno Termico 2043/2044.

OLT mette a disposizione una capacità complessiva di 38 miliardi di metri cubi distribuita nei 18 Anni Termici. Le aste si svolgeranno – tramite la Piattaforma di Assegnazione della capacità di Rigassificazione (PAR) del GME – dal 26 novembre al 3 dicembre 2025 e saranno precedute da una sessione di test il 20 novembre 2025.

Il calendario delle aste, i prezzi di riserva, i dettagli relativi alle scadenze e maggiori informazioni sulla capacità disponibile sono pubblicati nella sezione commerciale del sito www.oltoffshore.it. OLT Offshore LNG Toscana, società controllata da Snam e Igneo Infrastructure Partners, detiene la proprietà e la gestione commerciale del terminale galleggiante di rigassificazione FSRU Toscana, ormeggiato a circa 22 chilometri al largo delle coste tra Livorno e Pisa. L’impianto è connesso alla rete nazionale attraverso un gasdotto di 36,5 km realizzato e gestito da Snam, di cui: 29,5 km circa in mare, 5 km nel Canale Scolmatore e i restanti 2 km sulla terraferma. Il Terminale ha una capacità di rigassificazione massima autorizzata pari a 5 miliardi di Sm3 annui.  il servizio di “small scale” prevede che dal terminale Gnl si possa «caricare Gnl su navi metaniere di piccole dimensioni che potranno rifornire, direttamente in mare, unità navali alimentate a gas naturale liquefatto, oppure scaricare il combustibile nei depositi costieri dei principali porti del Mediterraneo».

A ciò si aggiunga che «le caratteristiche dell’impianto consentiranno anche di ricevere Gnl da piccole metaniere per essere poi rigassificato e immesso in rete (slot di discarica complementare)». Tali slot – si afferma – saranno offerti in successive aste, «una volta verificata la capacità di rigassificazione disponibile, su base infrannuale».

«Con la pubblicazione della capacità small scale e l’avvio delle prime aste dedicate, Olt compie un ulteriore passo nel percorso di crescita e diversificazione dei servizi offerti», queste le parole di Giovanni Giorgi, amministratore delegato di Olt. «Questa iniziativa – sostiene – rappresenta una novità assoluta per il nostro Paese a vantaggio dello sviluppo della filiera del Gnl in Italia: potrà favorire l’uso di combustibili a minor impatto ambientale, fornendo un contributo alla transizione energetica e alla decarbonizzazione del trasporto marittimo e terrestre».

Vale la pena di ricordare che Olt Offshore Lng Toscana è controllata da gigante industriale italiano Snam (50,5% in mano a investitori istituzionali e 31% posseduto da Cassa Depositi Prestiti tramite Cdp Reti) e Igneo Infrastructure Partners (del fondo australiano First Sentier Investors, ora in mano a Mitsubishi Ufj Financial Group). L’impianto offshore si connette alla rete nazionale attraverso un gasdotto lungo 36,5 chilometri, costruito e gestito da Snam (quasi 30 chilometri in mare, circa 5 chilometri nello Scolmatore e i rimanenti 2 km a terra. La capacità di rigassificazione massima autorizzata è pari a 5 miliardi di standard metri cubi annui.

Da bp