Porto di Livorno più vicino ai livelli 2019 crescono container, rotabili, passeggeri e prodotti forestali
Tra gennaio e settembre movimentate 26,5 milioni di tonnellate, il 12,4 per cento in più sul 2020 I porti di Livorno e Piombino non sono ancora arrivati ai livelli del 2019, nei cui confronti il traffico attuale appare ancora oggi in contrazione, ma stanno gradualmente risalendo i volumi, in ripresa in tutti i settori del traffico commerciale, escludendo le crociere. Lo certifica l’ultimo report sui dati statistici dei primi nove mesi del 2021, presentato dal presidente dell’autorità portuale dei due scali, Luciano Guerrieri, nel corso della conferenza stampa del bilancio di previsione per il 2022.
Per la realizzazione delle opere infrastrutturali, dragaggio e attività di manutenzione straordinaria. Sono previsti 100 milioni per il 2022
Livorno
Tra gennaio e settembre ha movimentato 26,5 milioni di tonnellate di merce, il 12,4 per cento in più sullo stesso periodo del 2020. Fatta eccezione per i crocieristi, diminuiti del 10,7 per cento, il porto presenta segni più davanti a tutti gli indicatori di traffico.
Container 595,810 TEU (+9,6%)
Al netto del trasbordo sono stati complessivamente veicolati 434,779 TEU (+14%). Il peso percentuale del trasbordo è passato dal 30 al 27 per cento.
Rotabili 383,211 unità (+12,6%). Recuperati i volumi del 2019;
Prodotti forestali + 6,6%, pari a 1,36 milioni di tonnellate;
Passeggeri traghetti 1,9 milioni (+32,6%).
Le crociere presentano invece flussi di traffico allo 0 per cento, con l’eccezione di agosto e settembre, mesi in cui si è cominciata a registrare una prima vera inversione di tendenza. Nel solo ultimo bimestre sono transitate 16,492 persone e ben 15 navi.
Piombino
Anche lo scalo piombinese registra, al pari di quello di Livorno, un deciso incremento dei traffici. I dati, aggiornati ad agosto, evidenziano come siano state complessivamente movimentate 2,8 milioni di tonnellate di merce, il 12,5 per cento in più rispetto a quanto realizzato nei primi otto mesi dell’anno precedente.
Rotabili 59,174 unità (+ 18,2%);
Passeggeri 2,07 milioni (+27,4%).
Bilancio 2022
Tra gli interventi previsti quelli di straordinaria manutenzione della diga curvilinea del porto di Livorno (33 milioni di euro) e quelli connessi alla realizzazione del primolotto della banchina ovest della darsena Nord (33 milioni) del porto di Piombino.
3,6 milioni di euro sono stati accantonati a supporto degli articoli 16 e 17. Altri 500 mila euro per le attività formative correlate anche agli articoli 16 e 17, che si andranno ad aggiungere ai 200 mila euro di parte corrente.
Degni di nota anche l’intervento di riprofilamento della banchina del canale di accesso nella zona Torre del Marzocco II° lotto (13,5 milioni); la riqualificazione del porto di Capraia Isola (1,4 milioni) e il dragaggio delle aree a mare della chiusa nel porto di Piombino (3,5 milioni).
Altri 1,5 milioni verranno investiti nella realizzazione di opere connesse all’adeguamento tecnico funzionale del piano regolatoe del porto di Rio Marina, mentre verranno destinati 2,8 milioni al dragaggio della darsena Petroli. Altri 1,4 milioni verranno impegnati per la realizzazione di un nuovo ponte in acciaio sulla calata del Magnale.
500 mila euro serviranno alla progettazione del secondo lotto della strada 398, per la realizzazione del quale saranno assegnati 55 milioni dal ministero delle Infrastrutture.
Complessivamente, nel triennio 2021-2023, saranno destinati agli investimenti infrastrutturali 347 milioni.
Il bilancio di previsione presenta un avanzo di amministrazione al 31 dicembre 2022 di 54 milioni, dimagrito di 33,5 milioni dall’inizio dell’anno per far fronte al disavanzo amministrativo che l’ente si trascina dall’anno precedente. L’avanzo finale di cassa presunto è di 52 milioni.
Ferma restando la difficile situazione congiunturale ancora in corso, nel 2022 l’AdSP conta di incamerare 19,6 milioni dall’applicazione delle tasse portuali e di quelli di ancoraggio, e oltre 10 milioni derivanti dal pagamento dei canoni concessori.
Tutti impegni di spesa, commenta Guerrieri, che si aggiungono a quelli per l’opera più grande e costosa di tutte per il porto di Livorno, la Darsena Europa.
Per quanto riguarda gli investimenti ambientali, sono fondamentali i nuovi finanziamenti acquisiti sul cold ironing per 77 milioni, e sull’energia e il clima per 34 milioni.
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