Costo gasolio, Anita: “Servono misure concrete, immediatamente esigibili”
Per l’associazione, rischiano di non essere sufficienti le iniziative già adottate dal governo nel DL Energia
L’associazione Anita ricorda che la crisi economica che sta colpendo le imprese dell’autotrasporto in Italia, conseguenza diretta del caro-energia aggravata dalla crisi Russia-Ucraina, mette a dura prova numerose realtà del settore. Le iniziative promosse dal governo nel DL Energia, con misure aggiuntive per oltre 80 milioni di euro destinate al settore dell’autotrasporto e l’istituzione di un tavolo delle regole per lavorare su una nuova regolamentazione del settore, tuttavia, rischiano di non essere sufficienti.
“Abbiamo accolto favorevolmente le ultime manovre poste in essere dal Governo – ha dichiarato il presidente di Anita Thomas Baumgartner – tuttavia, con gli ultimi rincari la portata di queste misure non basta a garantire la salvaguardia delle imprese e servono misure sul ‘caro-gasolio’ concrete, efficaci e immediatamente fruibili, anche di natura temporanea”.
“Le aziende stanno fermando i mezzi anche a seguito del blocco delle forniture extrarete da parte di alcune compagnie petrolifere che per motivi speculativi lucrano su vendite future a prezzi aumentati”, ha aggiunto Baumgartner. Già da alcuni giorni Anita ha segnalato anomalie riscontrate sul mercato dei carburanti con riduzioni dei fidi accordati alle imprese, riduzioni e in alcuni casi sospensioni delle forniture extrarete o addirittura aumento dei prezzi dell’extrarete a valori superiori a quelli della rete stradale.
“Le imprese meritano delle risposte immediate da parte delle Istituzioni e delle misure concrete e straordinarie per poter garantire la sopravvivenza di un settore che, come abbiamo più volte sottolineato, deve essere considerato essenziale per il sistema economico italiano”, ha concluso Baumgartner.