MSC entra nel Gruppo Moby
Livorno – La notizia, battuta da tutte le agenzie e i siti sull’economia marittima, vale la pena di essere approfondita: il comunicato ufficiale è lapidario: ovvero “il Gruppo MSC entra in Moby e salva la compagnia di traghetti“. L’annuncio è arrivato dalle famiglie Aponte e Onorato, che hanno comunicato di “aver raggiunto un’intesa per un aumento di capitale in Moby spa da parte del Gruppo MSC”.
L’aumento di capitale, si legge nella nota stampa, è finalizzato a “saldare Tirrenia per consentire l’immediato risanamento del Gruppo Moby e nell’interesse dei suoi 6 mila lavoratori”.
Il Gruppo MSC – chiude il comunicato ufficiale – entrerà in Moby con una partecipazione di minoranza.
Sembrerebbe uno dei tanti “merger” che caratterizzano questo periodo dell’economia della logistica mondiale, ma in realtà è molto di più: conferma da una parte che l’avventura della famiglia Onorato nel mondo dell’armamento italiano non si è conclusa ingloriosamente, travolta dal debito di Tirrenia e forse anche dallo scarso sostegno dell’attuale Governo – le recenti intemerate Vincenzo Onorato contro la “liaison” tra Salvini e il Gruppo Grimaldi sono state feroci – e dall’altra la crescita esponenziale del colosso Mediterranea Shipping Company di Gianluigi Aponte, non solo nel settore strettamente dell’armamento ma anche nel terminassimo, nei servizi logistici di terra e recentemente anche di aria.
Adesso c’è la caccia ai dettagli dell’operazione e in particolare al “modus” in cui sarà sanata la vicenda Tirrenia, con i termini per il default che scadono mercoledì prossimo. Ovviamente in commenti del mondo sindacale sono tutti positivi vista la posta in gioco per migliaia di addetti.