Sponda Est, ecco i nuovi assetti delle aree

LIVORNO – È stata una seduta importante, con decisioni attese da mesi specie sulle aree della sponda est, quella del comitato di gestione portuale riunito giovedì scorso: decisioni per le quali Guerrieri e Paroli hanno tessuto una lunga e paziente tela alla ricerca di accordi inizialmente quasi impossibili.

Inoltre l’AdSP ha finalmente adottato il nuovo regolamento sugli avviamenti al lavoro del personale impiegato presso le imprese portuali. Il regolamento, che è stato recepito con alcune modifiche marginali, in accoglimento delle osservazioni delle commissioni consultive locali, entrerà in vigore il prossimo 15 aprile e si propone di migliorare gli strumenti di valutazione e indirizzo rispetto alla composizione dell’organico dei lavoratori del porto, rendendo maggiormente tempestiva e omogenea l’attività di monitoraggio sullo svolgimento in sicurezza delle attività portuali.

Nel dettaglio, con l’entrata in vigore dell’ordinanza – ha scritto l’AdSP – tutte le imprese autorizzate ai sensi degli artt. 16 e 17 faranno pervenire all’Ente gli avviamenti del proprio personale addetto allo svolgimento delle operazioni e dei servizi portuali prima dell’inizio di ciascun turno, oltre che in forma riepilogativa con cadenza mensile.

Per Guerrieri si tratta un passaggio fondamentale: “La nuova ordinanza – dice – è parte integrante di un disegno unitario. Abbiamo cercato di assumere una linea di azione chiara per far fronte alle situazioni di criticità venutesi a registrare nei nostri porti anche in seguito alla crisi pandemica. Abbiamo la convinzione che soltanto attraverso una equilibrata e precisa attività di controllo saremo in grado di comprendere se vi siano delle storture nelle modalità organizzative del lavoro nei porti di riferimento”.

Guerrieri sottolinea inoltre come l’assunzione degli ispettori, sia sul lato della sicurezza che su quello del lavoro portuale, vada nella stessa direzione: “Non c’è da parte nostra alcun intento punitivo ma solo la volontà di garantire nel tempo una prolungata qualità del lavoro in rapporto alle esigenze delle imprese. Sarà, comunque, con il Piano Organico Porti, di prossima adozione, che definiremo gli orizzonti da traguardare nel medio-lungo periodo per rispondere in modo propositivo alle sfide del futuro. L’ordinanza è parte di questo percorso”.

Durante la riunione, il Comitato di Gestione ha poi espresso il proprio parere in ordine al rilascio di una serie di concessioni di durata infra-quadriennale: e qui si è visto il risultato del lavoro di mediazione di Guerrieri e Paroli.

In particolare, è stato dato l’ok al rilascio di un titolo concessorio di durata semestrale in favore della società Sintermar Darsena Toscana (SDT) per l’utilizzo di un’area 18.500 mq in località Paduletta del porto di Livorno, da destinare al deposito di semirimorchi operati presso il terminal gestito dalla società presso la Sponda Ovest della Darsena Toscana.

SDT, che per le previsioni del 2022 ha segnalato un ipotizzato incremento medio generale dei volumi movimentanti di oltre il 10% rispetto all’anno precedente – con aumenti più elevati per il traffico dei trailer sia non accompagnati (+14,56%) che accompagnati (+14,88%) – ha giustificato la richiesta con l’esigenza di fronteggiare le difficoltà di congestionamento del terminal attraverso una migliore organizzazione logistica degli spazi portuali.

Le superfici richieste in utilizzo rientrano, in base alla vigente pianificazione portuale, nella cosiddetta Area Porto Multipurpose, per la quale, anche in relazione alle funzioni caratterizzanti e al tipo di naviglio accolto (navi Ro-Ro e Con-Ro), l’utilizzazione richiesta non appare contrastare, in linea generale, con la destinazione funzionale complessivamente prevista per l’area.

Semaforo verde, inoltre, al rilascio di una concessione di durata semestrale in favore di Lorenzini per l’utilizzo di un’area di 17.000 mq retrostante la sponda Est della Darsena Toscana e prossima al Terminal della società.

L’istanza di concessione – scrive l’AdSP – è motivata dalla necessità per il terminal di far fronte al significativo picco di traffico, connesso alle recenti fluttuazioni dei flussi logistici delle merci movimentate e conseguente anche all’emergenza Covid-19, che ha determinato una crescente criticità nella gestione logistica del terminal stesso. Le nuove aree assentite in concessione saranno infatti destinate allo svolgimento di operazioni portuali afferenti al traffico di contenitori e merce varia.

La Società, che per far fronte ai picchi lavorativi ha incrementato il proprio personale nel corso del 2021 del 10%, passando da 81 a 90 dipendenti, si è inoltre resa disponibile ad eseguire lavori di infrastrutturazione sui piazzali per approntare le aree e renderle idonee all’attività operativa a cui si intende destinarle. Il concessionario investirà infine circa 1,2 milioni di euro in mezzi di sollevamento da destinare esclusivamente alle operazioni svolte nell’area in questione.

Entrambe le concessioni hanno un minimo comune denominatore: potranno essere revocate in qualsiasi momento dall’Autorità di Sistema Portuale qualora dovesse provvedersi alla revisione degli assetti dell’intera area Multipurpose, in ragione dell’attuazione delle previsioni del Piano Regolatore Portuale.

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Durante la seduta del comitato è stato inoltre approvato il Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2022-2024, lo strumento con cui ogni amministrazione individua il proprio grado di esposizione al rischio di corruzione e indica gli interventi organizzativi di prevenzione.

In particolare, tra le novità presentate nell’aggiornamento annuale: la predisposizione del nuovo Codice di Comportamento dei dipendenti dell’Ente e del Codice Etico per il presidente e i membri del Cdg. Sono state poi rivisitate alcune misure di prevenzione relative alle procedure individuate come maggiormente esposte a rischi di natura corruttiva. È stata infine rinnovata la piattaforma di whistleblowing, per le segnalazioni, da parte dei dipendenti ma anche dei cittadini, di eventuali illeciti di cui siano venuti direttamente o indirettamente a conoscenza.

Infine, il Comitato ha approvato la delibera con la quale l’AdSP ha proceduto a rinnovare e, in alcuni casi, a rilasciare ex novo autorizzazioni ad operare.