Imprese al collasso per gli aumenti sul gasolio
ROMA – L’ennesimo aumento dei costi del gasolio, registrato nel mese di gennaio e che continua in questi primi giorni di febbraio, rischia di mettere in ginocchio le imprese dell’autotrasporto che si trovano a fronteggiare una crescita considerevole dei costi di gestione.
Il prezzo del gasolio per autotrazione, infatti, è aumentato di circa il 22% rispetto ai primi mesi del 2021, arrivando a toccare la quota di 1,65 euro al litro e causando di fatto un incremento medio di spesa pari a 8.600 euro annui per mezzo pesante.
“Le piccole e medie imprese sono al collasso.” – ha dichiarato il presidente della Sezione piccole imprese, consorzi e cooperative e vicepresidente di ANITA Natale Mariella – “I costi per l’approvvigionamento di carburante rappresentano il 30% dei costi totali di gestione; ci sono realtà che rischiano di non poter andare avanti con prezzi così elevati”.
“Il Governo non può ignorare tale emergenza nella quale versano diverse imprese italiane ed ha il dovere di fornirci delle risposte concrete ed efficaci per fronteggiare in maniera definitiva una crisi economica di questa portata” – ha proseguito Mariella – “dal momento che in Italia circa il 70% delle merci viaggia su gomma, è compito delle istituzioni garantire una tutela adeguata alle imprese di un comparto così importante per l’intera economia nazionale”.
A seguito dell’aumento dei costi del gasolio si stima un aumento del gettito fiscale pari a circa un miliardo di euro nell’ultimo anno, anche a causa della presenza delle accise che, nel caso del gasolio per autotrazione, rappresentano circa il 37% del costo totale.
“Dobbiamo anche mantenere un dialogo sempre aperto e costruttivo con la committenza per garantire condizioni che permettano una leale e concreta concorrenza nel mercato dell’autotrasporto” – ha infine concluso Mariella