Nella Fortezza Vecchia una biblioteca del mare
Nella Palazzina del Capitano, all’interno del port center, un patrimonio di mille volumi aperto al pubblico, tra cui alcuni appartenuti a Giuliano Gallanti
Da oggi la città di Livorno ha una biblioteca dedicata al mare, alla portualità e alla logistica. Con un patrimonio di mille volumi, che comprende repertori, monografie e seriali dedicate allo shipping, la Fortezza Vecchia con la Palazzina del Capitano – già oggi sede del Port Center livornese – diventa il punto di riferimento per studenti, cittadini e appassionati di storia e cultura marittimo-portuale. È stata inaugurata ieri ed è costituita in parte con i volumi già a disposizione dell’Autorità di sistema portuale, in parte con libri provenienti da donazioni private, alcuni dei quali appartenuti a Giuliano Gallanti, presidente e figura storica della port authority livornese, scomparso a gennaio 2020. La biblioteca sarà aperta ogni martedì, mercoledì e giovedì, dalle 10 alle 19. Dal 15 giugno entrerà in vigore l’orario estivo, con nuovi orari che saranno comunicati successivamente.
«Ripartire nel periodo post-covid con l’apertura di una nuova biblioteca è qualcosa di straordinario», ha detto durante la cerimonia di inaugurazione Cristina Luschi, responsabile della Rete del Sistema Documentale provinciale. «Questo luogo di cultura – continua – entrerà a far parte di una rete di sessanta biblioteche, tutte collocate nella provincia di Livorno. Grazie a internet, e a un strumento di consultazione on line particolarmente performante, chiunque sia interessato potrà sfogliare il catalogo dei libri». «Anche nell’era digitale non c’è nessun sostituto per i libri», ha detto il segretario generale dell’autorità portuale di Livorno, Matteo Paroli, «la biblioteca rappresenta il lungo viaggio dell’umanità verso una migliore qualità della cultura. Mi piace pensare che attraverso i propri libri possano sopravvivere, ben catalogate e ordinate, le passioni di uomini che hanno contribuito a fare la storia dei nostri porti. Con oggi possiamo percorrere assieme a loro una nuova strada lungo il crinale della conoscenza. Un grazie a ai colleghi dell’AdSP e a chi a contribuito a realizzare questo obiettivo».