Governo ratifica la lettera di vettura elettronica

L’e-CMR è stato inserito in un disegno di legge da approvare poi in Parlamento. Permette di digitalizzare un documento fondamentale per i corrieri e l’autotrasporto
il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge che ratifica l’adesione dell’Italia all’e-CMR, la lettera di vettura elettronica (CMR sta per Convention des Marchandises par Route). La lettera di vettura è la prova legale della conclusione di un contratto di trasporto, un documento fondamentale per i corrieri e i mezzi pesanti che trasportano merce. Questa prima approvazione governativa rappresenta il primo passo per renderla completamente digitale.

L’approvazione del Consiglio dei ministri inserisce una serie di protocolli aggiuntivi per disciplinare la lettera di vettura, fornendo un quadro giuridico per utilizzarla in formato elettronico, allineando l’Italia al Regolamento Ue 2020/1056 che disciplina l’e-CMR, già adottato da alcuni paesi membri.

Negli ultimi due anni gli operatori del trasporto riuniti in varie associazioni di categoria, tra cui Fedespedi e Unioncamere, hanno sperimentato l’e-CMR, che l’Italia, tramite il piano del PNRR, prevede di adottare entro il 2024.

«Siamo veramente soddisfatti», commenta il presidente di Alis, Guido Grimaldi, «auspichiamo ora un rapido iter parlamentare per giungere quanto prima alla votazione finale del disegno di legge. Il nostro Paese ha bisogno di un’accelerazione nel percorso di transizione digitale della catena logistica e siamo pertanto convinti che adottare anche in Italia il CMR elettronico, strumento già in uso in numerosi Paesi Ue ed extra Ue, rappresenterà un importante passo in avanti per la competitività e l’efficienza delle nostre imprese di trasporto».