Canoni demanio i ristori post Covid
Alessandro Ferrari, direttore di Assiterminal, ha diramato la seguente nota sul tema dei canoni demaniali.
Abbiamo apprezzato in questi mesi l’atteggiamento di quelle Autorità di Sistema Portuale che hanno preso tempo sul tema dell’aumento dei canoni concessori, in attesa di qualche chiarimento o modifica normativa.
La recente decisione dell’Autorità di Sistema del Mar Ligure Occidentale assume un valore aggiunto ulteriore: posticipa al 2023 eventuali adeguamenti, anche alla luce della recente sentenza sospensiva del Consiglio di Stato e, finalmente, riconosce anche i ristori covid per i quali Assiterminal si era battuta nella conversione del DSL 34/2020, per gli operatori portuali che hanno subito diminuzioni dei fatturati superiore al 20% negli anni della pandemia: lo facessero tutti!
Ricordiamo tutti benissimo l’amara sorpresa di fine anno quando non trovammo nel decreto proroghe la disposizione che sterilizzava l’aumento dei canoni concessori!
In questi mesi abbiamo condiviso, anche con le altre Associazioni del Cluster le molteplici iniziative del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e in particolar modo del vice ministro Rixi, dei parlamentari che hanno accolto le nostre istanze, per cercare di intervenire sul tema; siamo stati noi, per primi, promotori di proposte normative, di soluzioni interpretative: anche l’ultimo tentativo nella conversione del DL 75/23 non ha avuto l’esito auspicato, è stato respinto!
A questo punto, si parte! Ne abbiamo discusso diffusamente con gli organi direttivi di Assiterminal e con tutti gli associati, procediamo ad avviare due iniziative: intervento al TAR Lazio nel procedimento già instaurato per l’annullamento del dm 2023 (e dei criteri del dl 400/93) sui canoni e segnalazione alla Commissione Europea.
Obiettivi? Contestare:
– il meccanismo di aumento del canone disposto decreto ministeriale, soprattutto nella misura in cui sembra obbligare le AdSP a provvedere in tal senso anche quando il canone è superiore al minimo tabellare
– il meccanismo di calcolo della durata e di redditività nonché la ripartizione di competenze tra attività di regolazione, di amministrazione e di impresa previsti dalle linee guida attuative del regolamento ex art. 18 L.84/1994.
Ci teniamo a ribadire che questa non è un’iniziativa “contro” ma a favore di tutto il settore, come nello stile di Assiterminal, per fare chiarezza, per accelerare il confronto, le decisioni, dare un chiaro assetto al nostro comparto per favorire un chiaro scenario alle aziende che investono nei porti, in termini di regolazione, regolamentazione, regole del gioco.
Confidiamo che si possa risolvere tutto, anche all’interno del percorso che si avvierà sulla riforma della Governance portuale, insieme a tutti gli attori, industriali e di Governo per dare finalmente certezza di orientamenti al nostro settore.
Fonte : La Gazzetta Marittima