Livorno, Piombino Isola d’elba e Capraia avranno investimenti per 460 milioni nei prossimi tre anni
Il comitato di gestione dell’AdSP ha approvato il bilancio di previsione e il programma triennale delle opere.
L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale investirà per la realizzazione e manutenzione delle opere portuali nel prossimo triennio quasi 460 milioni di euro, di cui 172,8 milioni di euro nel solo 2024. È questo il dato saliente del bilancio di previsione e del programma triennale delle opere approvati ieri dal comitato di gestione. Nella sua relazione, il presidente Luciano Guerrieri ha voluto rimarcare che si tratta di un enorme sforzo finanziario, reso possibile sia grazie alle riserve a disposizione dell’Autorità (48,643 milioni di avanzo di amministrazione) sia grazie alla fiducia che la mano pubblica ha voluto riporre nelle capacità di investimento dell’ente, riconoscendogli 74,232 milioni di euro, di cui oltre 19,232 provenienti dal Fondo complementare al Pnrr. Una risposta concreta, commenta Guerrieri, alle sfide che caratterizzano il contesto dello shipping internazionale e un aspetto strategico per lo sviluppo futuro dei porti di Livorno, Piombino, Portoferraio, Rio Marina- Cavo e Capraia.
Il bilancio di previsione, illustrato dal dirigente amministrativo Simone Gagliani, presenta un avanzo di amministrazione al 31/12/2024 di 28 milioni di euro, dimagrito di 62,7 milioni di euro dall’inizio dell’anno per far fronte alle esigenze di potenziamento infrastrutturale degli scali portuali del Sistema. L’avanzo finale di cassa presunto è invece di 48,9 milioni di euro. Nel 2024 l’AdSP conta di incamerare 23,6 milioni di euro dall’applicazione delle tasse portuali e di quelli di ancoraggio, e quasi 13 milioni di euro derivanti dal pagamento dei canoni concessori.
Il programma delle opere che accompagna il documento contabile mostra chiaramente come la distribuzione delle risorse interessi l’intero territorio di riferimento. La Darsena Europa rappresenta chiaramente una delle priorità per l’ente. Mentre si avvia a conclusione il lungo e articolato procedimento tecnico amministrativo sulla valutazione di impatto ambientale, l’amministrazione sta lavorando in avvalimento con il commissario, nel tentativo di arrivare a completare le opere di bonifica bellica e le attività di consolidamento della prima vasca di colmata, i cui lavori sono recentemente stati aggiudicati al RTI composto da Sidra, oltre che da Società Italiana Dragaggi, da Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, Sales e Fincosit.
Altrettanto prioritario l’insieme delle opere connesse al Microtunnel, alla resecazione dalla sponda del canale di accesso lato torre del Marzocco, e ai relativi dragaggi, i cui lavori, per un totale di 20 milioni di euro, sono stati appaltati nell’anno in corso. A questi interventi strategici si affiancheranno quelli altrettanto importanti legati alla costruzione di una nuova banchina presso l’Andana delle Ancore (per un totale di 7 milioni di euro), e alla realizzazione del II lotto del canale navigabile tra la Bellana e la Darsena Nuova (cui sono destinati per il prossimo anno altri 7 milioni di euro), opere che hanno ovviamente ricadute importanti per la comunità cittadina e per il completamento della progettazione legata al Marina di Livorno. Rientrano nel portafoglio complessivo degli investimenti infrastrutturali del 2024 gli interventi di consolidamento della banchina Grandi Molini (per 7 milioni di euro) e i lavori di dragaggio in alcuni accosti del porto (per un totale di 6,9 mln di euro).
A Piombino verranno avviati gli interventi propedeutici al progressivo completamento della Darsena Est del porto e quelli di progettazione e realizzazione del II° lotto della SS398, cui sono stati destinati nell’annualità di esercizio 55 milioni di euro. Saranno inoltre destinati 3,9 milioni di euro ai dragaggi delle aree a mare del porto della Chiusa. Particolarmente strategici, sul piano della sostenibilità ambientale e dell’efficienza energetica, gli investimenti relativi al miglioramento del waterfront piombinese, con la riqualificazione energetica e architettonica della stazione marittima (17 milioni in totale, di cui 2,14 mln impegnati nel 2024), la realizzazione di una nuova torre piloti presso l’estremità sud-est della stazione marittima (5,5 mln in totale, già impegnati nel 2024) e le attività di mitigazione ambientale lungo il contrafforte in calcestruzzo della diga foranea del molo Nord e del molo Batteria (di cui quasi 4 milioni impegnati nel 2024).
Degni di nota, infine, gli interventi destinati ai porti elbani di Portoferraio e Rio Marina, tra i quali meritano di essere menzionati quelli di ammodernamento del Palazzo ex Cromofilm, a Portoferraio, e la progettazione e sequenziale attuazione delle opere del PRP di Rio Marina (per 3 milioni di euro). “L’approvazione all’unanimità del bilancio di previsione 2023 da parte del comitato di gestione – ha sottolineato Guerrieri – rappresenta il risultato di un importante lavoro di squadra. Per gli anni a venire l’AdSP ha messo in campo una non indifferente capacità di progettazione e realizzazione infrastrutturale, con l’obiettivo di rispondere alle sollecitazioni di un mercato che chiede porti sempre moderni ed efficienti non soltanto dal punto di vista infrastrutturale ma anche ambientale. Il nostro obiettivo rimane quello di lavorare per aumentare i traffici e garantire alla collettività prospettive di sviluppo sostenibile».
Sempre nel corso della seduta di ieri, è stato approvato dal comitato di gestione il numero massimo per l’anno 2024 delle autorizzazioni rilasciabili ai sensi dell’art. 16 della legge 84/1994 nei porti di giurisdizione dell’AdSP. Sulla base delle valutazioni in ordine alla variazione dei traffici movimentati e dell’analisi dell’andamento degli avviamenti complessivamente registrati dalle singole imprese autorizzate, è stato di fatto confermato lo stesso numero delle autorizzazioni rilasciate nel 2023. 31 autorizzazioni per le imprese che svolgono operazioni portuali (18 a Livorno, dieci a Piombino e tre a Portoferraio, Rio Marina, Cavo), 21 per le imprese che svolgono servizi portuali (12 a Livorno, sei a Piombino, tre nei porti elbani).