Contratto dei portuali, D’Alessio (Filt Cgil): “Senza risposte concrete, sciopero”

Interrotte le trattative, i sindacati hanno deciso nuove assemblee dei lavoratori

Roma – L’avviso ai naviganti sul fronte del rinnovo del contratto dei portuali è estremamente chiaro e deciso. “Una volta tenute le assemblee, se non arriveranno risposte concrete dalle controparti, siamo pronti a proclamare un’azione di sciopero nazionale”, spiega a ShipMag Amedeo D’Alessio, segretario nazionale Filt Cgil. La trattativa è stata interrotta e ora tocca alle assemblee dei lavoratori.

A che punto siamo sul rinnovo del contratto dei porti?
“La riunione in plenaria dello scorso 2 febbraio ha confermato le notevoli distanze che ci sono tra le parti, soprattutto sulla questione economica, laddove le associazioni datoriali ci hanno formulato una proposta di incremento salariale del Tec (trattamento economico complessivo) insoddisfacente. Poco meno di 160 euro, il che non assicura neanche la variazione dei valori dei minimi tabellari in funzione degli scostamenti che si sono registrati nell’ultimo triennio dall’Ipca”.

Vi aspettate una disponibilità diversa dalle associazioni datoriali?
“Alla luce dell’esito dell’ultima riunione abbiamo interrotto le trattative, perché è necessario ritornare dai lavoratori portuali programmando una serie di assemblee su tutti territori. Una volta tenute le assemblee, se non arriveranno risposte concrete dalle controparti, saremo pronti a proclamare un’azione di sciopero nazionale. Anche perché, oltre al contratto, ci sono tutta una serie di questioni irrisolte”.

Quali?

“Riguardano più in generale le politiche di settore. Pensiamo, ad esempio, a temi come quelli del lavoro usurante, del fondo incentivante di accompagno all’esodo e alla questione della sicurezza e salute sul lavoro. Sono tutti argomenti sui quali da troppo tempo avvertiamo una mancanza di sensibilità e di misure idonee di tutela da parte del Mit e del governo”.

E’ stata definitivamente scartata l’idea del contratto intermittente?
“L’ipotesi del contratto ad intermittenza è stata superata, ma la controproposta di Fise Uniport su Gioia Tauro non è condivisibile. Noi vogliamo contribuire a iniziative che siano finalizzate al rispetto delle flessibilità previste dal contratto nazionale di lavoro e alla creazione, in tempi rapidi, del soggetto fornitore di lavoro temporaneo ex art. 17 L. 84/94”.

Fonte : Shipmag