ZIM cresce a tutto gas

HAIFA – ZIM ha firmato nei giorni scorsi un accordo decennale con Shell del valore di oltre un miliardo di dollari per la vendita e l’acquisto di Gas Naturale Liquefatto (LNG) ad uso marino.

Servirà alla fornitura delle dieci navi della compagnia marittima israeliana in servizio o in costruzione, portacontainer a gas da 15 mila TEU che dovrebbero essere in servizio entro la fine del 2024, impiegate sulla rotta Asia-Stati Uniti trasportando merci dalla Cina e dalla Corea del Sud verso la costa orientale degli Stati Uniti e sui Caraibi.

Come ha spiegato Eli Glickman, presidente e ceo di ZIM, l’accordo di fornitura con Shell “serve ad assicurare alla compagnia un prezzo del gas competitivo, garantendo un rifornimento di carburante ben pianificato e della massima qualità. La nostra crescente flotta alimentata ad LNG consentirà a ZIM di essere più efficiente in termini di emissioni di carbonio e di costi, migliorando al contempo la nostra posizione competitiva, in particolare sul commercio strategico tra Asia e costa orientale degli Stati Uniti, consentendo ai clienti di ridurre la propria impronta di carbonio”.

Non si tratta solo di promesse. Da un anno circa la Sammy Ofer, la prima della sua flotta a utilizzare il GNL come carburante, ha iniziato a viaggiare, attraverso il Canale di Panama.

La portacontainer è stata la prima di dieci navi ordinate da Seaspan Corporation e noleggiate da ZIM. La nave ha la capacità di trasportare fino a 15.000 container e il suo nome rende omaggio al magnate delle spedizioni e filantropo israeliano Sammy Ofer.

Dotata delle più moderne tecnologie per garantire sicurezza, efficienza e affidabilità, come le altre due battezzate di recente, la Neo-Panamax è lunga 366 metri e larga 51. La ZIM Sammy Ofer ha un sistema di propulsione all’avanguardia con una velocità massima di servizio di 22,5 nodi, un motore principale a doppia alimentazione da 46.000 kW a 80 giri/min e un indice di efficienza energetica in grado di soddisfare i più severi standard sulle emissioni.

Fonte : La Gazzetta Marittima