Genova, 40 compagnie anticipano le norme per ridurre le emissioni in porto

Con il Genoa Blue Agreement si vuole limitare l’impatto ambientale dei gas di scarico, migliorando la convivenza fra lo scalo e la città

Genova – Genova rinnova il “Genoa Blue Agreement”, l’accordo con il quale, volontariamente e in anticipo sulle normative obbligatorie, 40 compagnie di navigazione si impegnano a ridurre le emissioni delle navi che toccano lo scalo, migliorando la convivenza fra porto e città. Ad avere aderito sono in pratica tutte le compagnie che scalano regolarmente il porto di Genova, una quarantina fra marchi di crociere, traghetti, container e agenzie marittime: da Costa Crociere a Msc Crociere, da Grandi Navi Veloci a Grimaldi, da Moby a Ignazio Messina, da Hapag Lloyd a Zim, da Cma Cgm a Msc, a Hugo Trumpy.
L’impegno è che le navi utilizzino combustibile con tenore di zolfo non superiore allo 0,1% non solo quando sono all’ormeggio, come già previsto dalle norme, ma anche quando stanno per entrare o uscire dal porto, a tre miglia nautiche circa dalla costa, diversamente da quanto previsto dalle norme che prevedono per le navi in navigazione l’utilizzo di carburanti con tenore di zolfo più elevato, non superiore allo 0,5%. Il Genoa Blue Agreement, nato nel 2019 per le sole navi passeggeri e successivamente allargato a tutte le altre tipologie, quest’anno fa il salto come numero di adesioni e una delle novità è che l’accordo di intende rispettato anche dalle navi che impiegano sistemi di lavaggio (scrubbers) delle emissioni e da quelle alimentate dai nuovi combustibili, dal Gnl (gas naturale liquefatto), al biofuel, ammoniaca, metanolo ed etanolo, in linea con la crescente decarbonizzazione del settore marittimo.
A sottoscrivere il documento sono stati l’ammiraglio Piero Pellizzari, direttore marittimo e comandante del porto, il sindaco di Genova Marco Bucci, i presidenti di Assarmatori, Stefano Messina, Confitarma, Mario Zanetti, Assagenti, Paolo Pessina, il direttore tecnico dell’Adsp, Giuseppe Canepa, i rappresentanti di alcune compagnie che hanno aderito direttamente all’accordo e i Rimorchiatori Riuniti del porto di Genova, alla presenza del viceministro a Infrastrutture e Trasporti, Edoardo Rixi.
“Anticipiamo su Genova, primo porto del Mediterraneo, normative che diventeranno obbligatorie da maggio 2025”, evidenzia Messina. L’accordo, infatti, ha validità fino al primo maggio 2025, quando il Mediterraneo sarà designato zona di controllo delle emissioni di ossidi di zolfo a seguito della risoluzione dell’Organizzazione marittima mondiale recepita dall’Ue, che comporterà l’obbligo di utilizzare combustibili con tenore di zolfo non superiori allo 0,1%, oggi previsto solo per le navi all’ormeggio, anche durante la navigazione.
“L’obiettivo dell’accordo è limitare gli impatti ambientali legati ai gas di scarico delle navi che scalano il porto di Genova”, sottolinea Pellizzari, mentre Zanetti evidenzia l’importanza del lavoro in squadra, istituzioni e imprese, da proseguire anche per le sfide future: “Auspichiamo che agli investimenti importanti e cospicui che lo shipping affronta, si affianchino il supporto di investimenti e politiche favorevoli a livello pubblico per accelerare ulteriormente il percorso di transizione ecologica che è scritto e segnato e decisamente avviato”.
Con il Genoa Blue Agreement le navi si impegnano anche a monitorare i gas di scarico durante le manovre e lo stazionamento in porto, informando la Capitaneria e prendendo misure di mitigazione in caso di “emissioni scure” dai fumaioli. Per quanto riguarda i Rimorchiatori Riuniti del porto di Genova, questi si impegnano a utilizzare combustibili con contenuto di zolfo non superiore allo 0,1%, mentre i mezzi di rimorchio all’ormeggio nell’area del Porto Antico saranno alimentati da colonnine installate a terra, spegnendo tutti i motori di bordo. Le agenzie marittime avranno il compito di pubblicizzare le procedure presso le compagnie rappresentate in sede locale coinvolgendo anche quelle le cui navi non scalano regolarmente Genova, promuovendone l’adesione volontaria.