Una donna al timone dell’interporto Vespucci

FIRENZE – Se non è stata una sorpresa, poco ci manca. Ma cosa fatta, capo ha. La dottoressa Monica Bellandi, brillante cinquantenne che fa parte della storia del porto labronico dalla Compagnia Portuali al Tdt (ed oggi alle fondazioni sportive ma anche all’impegno quotidiano per il Pd sulla logistica portuale) è dunque stata designata dalla Regione Toscana a sostituire Rocco Nastasi alla presidenza dell’interporto Vespucci di Guasticce. La designazione è avvenuta in commissione regionale, sembra su indicazione (e forte sostegno) del consigliere regionale Pd Francesco Gazzetti. Monica ha indubbiamente tutti i numeri per la carica, compresa la militanza politica. Ma quello che ha stupito è che la sua designazione – attenti: dovrà anche passare dal consiglio regionale, dove potrebbe esserci qualche malumore interno al Pd – ha “bruciato” l’ex parlamentare livornese dottor Andrea Romano, oggi docente universitario associato in storia, che veniva dato per certo, essendosi anche apertamente candidato alla carica. C’è chi parla di scontro di correnti all’interno del Pd regionale toscano. C’è anche chi dice che la vicenda non sia conclusa.

Monica Bellandi da parte sua non ha voluto commentare. E lo stesso Gazzetti ha parlato di una designazione sui meriti, per la profonda conoscenza delle vicende portuali da parte della dottoressa livornese. In effetti Monica è entrata a soli 19 anni in Compagnia Portuali, vincendo un affollatissimo concorso, e malgrado i suoi studi classici si è dimostrata molto brava anche nei ruoli di amministrazione, sotto la guida di due personaggi storici come Italo Piccini e Bruno Fontanelli. Quando nacque la Compagnia-Impresa che “inventò” il Terminal Darsena Toscana, la giovane ormai esperta in amministrazione ne divenne direttrice, facendosi apprezzare da tutto il cluster. Dopo il pensionamento, Monica Bellandi ha continuato ad occuparsi del porto come presidente della fondazione sportiva delle regate remiere, ma anche e specialmente nei vari ruoli connessi alle problematiche del lavoro portuale e della logistica integrata.

In AdSP la notizia della designazione ha sorpreso, ma si è ribadito che la scelta è di esclusiva competenza del socio di maggioranza del Vespucci, la Regione Toscana, mentre all’Authority spettano un consigliere, il vicepresidente e l’ad; ruoli questi ultimi oggi ricoperti da Angelo Roma e Raffaello Cioni.

Formalmente parlando, la nomina del presidente dovrà ancora essere ratificata dal consiglio d’amministrazione dell’interporto, già convocato per lunedì 30 settembre. Non si attendono comunque sorprese. In quella riunione anche l’AdSP designerà i propri rappresentanti, in particolare con la conferma – ad oggi data per scontata – del vicepresidente Angelo Roma.