Porti italiani, trend positivo nei primi nove mesi. E Assoporti prevede un buon 2022
Nel periodo gennaio-settembre sono cresciuti tutti i comparti merci e passeggeri
Primi nove mesi del 2021 con il vento in poppa per il traffico merci e passeggeri nei porti italiani. È quanto emerge dall’elaborazione dei dati delle AdSP effettuata da Assoporti. Gli scali della penisola hanno infatti movimentato nell’ultimo periodo gennaio-settembre 345,9 milioni di tonnellate di merci, con un incremento del 9,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, profondamente colpito dall’emergenza sanitaria. Assoporti sottolinea anche il dato che vede, rispetto al 2019, un recupero dei livelli precedenti la crisi pandemica sia nella movimentazione di merci che in quella dei passeggeri.
Porti italiani, primi nove mesi sotto la lente
Segno positivo, dunque, per tutti i comparti merceologici, a partire da quello delle merci varie (+11,5%), per continuare con i rotabili (+18,9%), le merci convenzionali (+24,3%), rinfuse liquide e solide, che guadagnano rispettivamente il 4% e il 16,2%. Nel comparto dei passeggeri il traffico è cresciuto complessivamente del 21,5%, con un +13,4% di pendolari e un incoraggiante +277,8% di crocieristi.
“Stiamo vedendo una portualità in ripresa – ha detto il presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri – che ci fa guardare al futuro con un ragionato ottimismo. I porti, che sono parte integrante della logistica moderna, si sono mostrati resilienti e organizzati tanto da garantire l’approvvigionamento dei beni in tutto il Paese, come abbiamo più volte ricordato. I segnali di ripresa dovranno essere accompagnati e rafforzati da tutti gli investimenti necessari per garantire la competitività dei porti, come previsto dal PNRR e dal fondo complementare, che pongono obiettivi ambiziosi e fortemente stimolanti anche per la transizione ecologica e digitale del comparto. Totalmente diverso il tema dei passeggeri legato direttamente alla situazione sanitaria in corso e alla sua evoluzione”.