Vado Ligure, tre giorni di sciopero al Container terminal dal 15 al 17 gennaio

Sarà la prima astensione dal lavoro dall’entrata in funzione del terminal, nel 2020. I sindacati chiedono un aumento di 10 euro sulle giornate in flessibilità, pari a 60 euro al mese: “Nessuna disponibilità da parte dell’azienda”

Savona – Tre giorni di sciopero, dal 15 al 17 gennaio, al Container terminal di Vado Ligure, gestito da Vado gateway. Proclamato da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, segnerà un primato: sarà il primo sciopero dall’entrata in funzione del terminal, nel 2020.

I sindacati avevano già indetto lo stato di agitazione il 20 dicembre, e ora hanno deciso lo sciopero che sarà di 24 ore per tutti e tre i giorni. “Non sono state trovate disponibilità aziendali sulle richieste di adeguamento salariale necessario a contrastare l’aumento del costo della vita e l’impoverimento del potere di acquisto”, spiegano le tre sigle sindacali. La richiesta era di 10 euro sulle giornate in flessibilità, cioè 60 euro al mese. Oltre alla questione economica i sindacati sottolineano anche la risposta negativa dell’azienda alla richiesta di un accordo quadro sulla formazione per l’utilizzo dei mezzi operativi e sui formatori.

Sul tavolo c’è anche il tema della “promiscuità”, cioè le commistioni di personale operativo con l’adiacente Reefer terminal, che con il Container terminal di Vado ligure fa parte del sistema portuale Vado Gateways: nel 2022 ha movimentato complessivamente circa 290 mila teu. I due terminal sono gestiti da società distinte, Vado Gateway spa e Reefer Terminal spa, entrambe controllate, però, al 100% da Apm terminals Vado holding (60% Apm terminals e 40% Cosco shipping ports).

“La legge 84/94 dice che ogni terminal deve avere la sua struttura”, sottolinea Alessio Negro della Filt-Cgil.

Lo sciopero, che arriva a poche settimane dalla nomina (il 15 dicembre) alla guida di Vado Gateway e Reefer terminal del nuovo amministratore delegato, Santi Casciano, riguarda soltanto il terminal contenitori. Sul Reefer ci sono questioni aperte, come il ricorso eccessivo all’utilizzo del lavoro straordinario, ma per ora nessuna vertenza. I sindacati, a quanto risulta, non hanno finora ricevuto alcuna convocazione dall’Autorità retta dal commissario Paolo Piacenza: potrebbe arrivare la prossima settimana.
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