Sospeso (annullato?) lo sciopero dei porti
Previsto venerdì 17 dicembre, Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, che lo avevano proclamato, affermano di aver sottoscritto un protocollo che “sostiene le rivendicazioni”
Annullato lo sciopero generale dei porti proclamato per domani, 17 dicembre, da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti. Lo informano i sindacati in una nota congiunta, in cui affermano di aver sottoscritto «uno specifico verbale con relativo Protocollo di Intenti che conseguentemente ci porta alla sospensione dello sciopero nazionale programmato per domani 17 dicembre».
In altre parole, a leggere tra le righe della nota, lo sciopero generale di oggi di Cgil e Uil contro la legge di bilancio, e che ha coinvolto principalmente i trasporti in tutta Italia, è stato sufficiente. Successivamente, il segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, ha spiegato più concretamente le ragioni dell’annullamento. «Il viceministro [delle Infrastrutture, Teresa Bellanova] – spiega – si è impegnato su questioni per noi fondamentali per il settore dei porti, a partire dall’inserimento nella legge di bilancio di una norma che riconosca quello portuale come lavoro usurante o gravoso, l’anticipo pensionistico per i lavoratori delle imprese portuali terminaliste e delle autorità di sistema portuale, e il finanziamento delle Agenzie di Taranto, Gioia Tauro e Cagliari.
Lo sciopero nei porti era stato proclamato con una lunga serie di richieste: il blocco dell’autoproduzione, il rifinanziamento delle agenzie del lavoro, la fine del cumulo delle concessioni, l’accompagnamento all’esodo e l’armonizzazione dei decreti di emergenza.
«Abbiamo ottenuto [dal governo] l’impegno di rendere finalmente operativo un tavolo permanente di confronto sui temi portuali, una sede fondamentale per ragionare in modo organico e strutturale sulle riforme da fare, a partire dalla necessità di dare completa attuazione alla “legge Del Rio”».
«Abbiamo deciso di sospendere per ora lo sciopero con responsabilità verso gli impegni presi dal viceministro, ma monitoreremo se gli impegni assunti porteranno a quello che stiamo chiedendo. A tratto generale – conclude – continueremo a fare le nostre rivendicazioni. I trasporti sono fondamentali per la ripresa del Paese e i milioni di lavoratori di questo settore strategico meritano condizioni lavorative migliori, più lavoro ma soprattutto buon lavoro. I lavoratori dei trasporti hanno dato un’ottima risposta alla mobilitazione generale che si è svolta oggi sia in termini di adesione nelle piazze che di astensione dal lavoro. Il livello di precarizzazione e di sfruttamento soprattutto nel mondo della logistica, gli infortuni e le morti sul lavoro che sono sempre più un’emergenza nel nostro paese, sono questioni su cui non possiamo abbassare la guardia. Non smetteremo di dare la nostra massima attenzione alle vertenze contrattuali aperte a partire da quella del Tpl e alle vertenze aziendali come quella che sta coinvolgendo proprio in questi giorni i 1322 lavoratori di Air Italy. Continueremo – ha concluso Tarlazzi – a chiedere maggiore attenzione a questo settore da parte del governo, lo sviluppo del Paese passa anche e soprattutto dai trasporti».
Fonte: Informazioni Marittime