AdSP Nord Tirreno: domani, dopodomani o chissà quando….
LIVORNO – L’occasione è stata una conferenza stampa a tre voci: il presidente dell’AdSP Tirreno Nord Luciano Guerrieri, il suo segretario generale Matteo Paroli e il dirigente del demanio Fabrizio Marilli. Ma il tema iniziale, illustrare il progetto di riorganizzazione degli spazi demaniali tra la sponda Est della Darsena Toscana e le aree Sintermar, si è poi allargato alla più ampia visione delle sfide in corso.
Tante sfide.
C’è la ridistribuzione delle banchine ed aree sulla sponda Est, come abbiamo già scritto riportando la mappa della proposta nel numero scorso. Guerrieri e Paroli hanno voluto specificare che il progetto è in corso di ulteriori confronti, costa qualcosa a ciascuno degli altri su aree e servizi ma è trasparente in generale e almeno come metodo è condiviso. In itinere, contando sulla buona volontà di ciascuno e sulla fine dei contenziosi legali, che non giovano. I tre mesi di tempo massimo decretati per trovare l’assetto gisuto – ha ribadito Guerrieri – sono nelle speranze di tutti riducibili.
Altre sfide in corso: l’elettrificazione del porto, con il “cold ironing” da rivedere (le perplessità, secondo Guerrieri, sono risolvibili nel lungo periodo) e con l’eolico e i pannelli sulle superfici portuali.
Poi c’è il collegamento ferroviario con l’interporti Vespucci e con la rete nazionale (tema quest’ultimo in forte ritardo perché non c’è nemmeno il finanziamento). I collegamenti dell’ultimo miglio sono un ‘urgenza anche per Piombino: diciamo che lo erano già vent’anni fa, figuriamoci ora. Piombino aspetta anche la definizione dello screening per le aree un tempo assegnate alla Magona e poi rimaste inutilizzate.
C’è da completare l’operazione “microtunnel”. Il quale c’è, a conclusione di un’operazione eccezionale: ma nel quale vanno ancora passati i tubi ENI per recuperare fondale: e va anche resecata la banchina Nord della strettoia perché non sia più strettoia.
Andiamo avanti: bacini di carenaggio, terminal crociere e area passeggeri, gara per la Darsena Europa, porto turistico nel Mediceo, dragaggi, dighe foranee di recente appaltate, tombamento dello sbocco del canale dei Navicelli in porto, la Bellana per lo yachting locale…ce n’é di carne al fuoco per Guerrieri e Paroli. Su tutto l’urgenza dei tempi: per i fondi del PNRR i tempi sono strettissimi, una vera scommessa altrimenti si perde tutto. Per il resto si traguarda il domani e il dopodomani.
Noi, speriamo che ce la caviamo.
A.F – La Gazzetta Marittima