Crociere, Livorno rilancia

LIVORNO – La scheda delle crociere 2022 nel porto labronico è significativa: ad oggi sono previste per la stagione circa 300 toccate-nave, con un rilancio finalmente importante dopo il drammatico calo del 2020 (solo 11 navi) e quello di sola leggera ripresa dell’anno scorso (58 navi) in questo caso di un po’ meno di 60 mila turisti. Ovviamente soddisfatto delle prospettive Matteo Savelli, presidente del terminal labronico Porto 2000 e direttore della regionale Toremar dei traghetti locali, che ci ha fornito la tabella che alleghiamo sui consuntivi degli anni passati.

Presidente Savelli, possiamo sperare in un rilancio del porto delle crociere dopo i disastri della pandemia?

“Le prenotazioni che abbiamo ricevuto confermano che c’è una buona ripresa. E anche se non siamo ancora ai consuntivi del 2019, quando le navi furono 354, ci stiamo avvicinando. Il che premia l’impegno sia delle compagnie di navigazione nostre storiche clienti, sia delle strutture del porto, dove abbiamo impegnato tutte le nostre forze per garantire sicurezza sia alle navi che al personale”.

Stanno anche crescendo le dimensioni delle navi, visto che siamo ormai su una media nettamente superiore ai 200 metri di lunghezza.

“Ad oggi da quanto risulta dallo schedule, abbiamo la “Norwegian Epic” che è lunga 329 metri ed è la più grande in programma, 9 metri di pescaggio e in arrivo giovedì prossimo 21 aprile. È appoggiata all’agenzia Medov che è tra le più attive nel campo delle crociere. Ma sappiamo che sono in costruzione e in prossima consegna anche peraltro compagnie navi ancora più gradi. È un mondo che evolve e noi ci stiamo adeguando”.

In genere le mete dei turisti che sbarcano a Livorno sono le città d’arte dell’interno della Toscana…

“È indubbio che costituiscano un forte richiamo. Ma la ricaduta sull’economia della città c’è ugualmente, sia per i servizi portuali, sia per taxi e trasporto, sia infine per le centinaia di turisti che si fermano anche su Livorno e dintorni, specialmente nella bella stagione. Per quanto ci riguarda la Porto 2000 oggi ha utilizzato i due anni della pandemia per razionalizzare la propria struttura, in particolare grazie al ricambio con elementi giovani e più che motivati”.