Codice doganale europeo e futuro degli spedizionieri
A Milano un convegno organizzato da Fedespedi ha chiuso il sesto “Corso per responsabili delle questioni doganali”
Tornato in presenza ieri a Milano, presso la sede della Camera di Commercio, l’appuntamento annuale del convegno doganale di Fedespedi, giunto alla sesta edizione. L’evento, dal titolo Il futuro dell’Unione Doganale: la proposta di riforma del Codice e la digitalizzazione dei processi, è stata l’occasione per mettere a fuoco i prossimi passi che gli operatori sono chiamati a compiere in sinergia con l’Agenzia delle Dogane – rappresentata al tavolo relatori da Antonella Bianchi, Laura Castellani e da Sebastiano Ferrara – per arrivare alla completa digitalizzazione del sistema doganale AIDA e guardare al futuro e in particolare al processo di revisione del Codice Doganale dell’Unione avviato dalla Commissione europea. Tutto questo – ha evidenziato il docente di materia doganale Enrico Perticone – in un quadro internazionale segnato sempre di più da cambi di paradigma, contrapposizioni asimmetriche, dinamicità dei mercati in cui gli operatori AEO sono chiamati ad esercitare capacità di adattamento e flessibilità come mai prima d’ora per gestire i meccanismi dello scenario.
Padrone di casa il vicepresidente Fedespedi con delega a Customs e rapporti con ADM, Domenico de Crescenzo, che ha aperto i lavori – insieme agli interventi della Maria Preiti (Direzione Regionale Lombardia ADM) e del presidente del Consiglio nazionale degli spedizionieri doganali, Paolo Pasqui – ricordando il valore che la competenza doganale gioca per la competitività delle imprese di spedizioni internazionali, il cui 20 per cento è certificato AEO e che costituisce una ‘comunità doganale’ fondamentale per il commercio internazionale.
Proprio i cambiamenti in atto a livello internazionale hanno portato la Commissione europea a convocare un “comitato dei saggi” che ha prodotto dieci raccomandazioni sulla base delle quali avvierà il processo di riforma del Codice. Il Codice doganale dell’Unione, cuore normativo dell’attività doganale degli Stati membri ed entrato in vigore nel 2016, «dovrà fare un salto di qualità che consenta all’Europa di rispondere ai cambiamenti e alle sfide che negli ultimi cinque anni hanno subito un’accelerazione straordinaria – incremento degli scambi commerciali, boom dell’e-commerce, crisi geopolitiche – e che rafforzano sempre di più il ruolo delle autorità doganali a garanzia della difesa dei diritti dei cittadini in termini di salute, sostenibilità, sicurezza, diritti umani», ha ricordato la Bianchi. Allo stesso modo la riforma del Codice andrà a lavorare sulla mancanza di uniformità nell’applicazione delle regole doganali da parte degli Stati membri: differenti metodologie di controllo, differenti sanzioni, differente gestione della “non compliance doganale”.
Un focus sull’attuazione delle previsioni del Codice doganale dell’Unione in ambito IT è stato presentato Castellani e Ferrara: proprio nella giornata di ieri l’Agenzia delle Dogane ha disposto il passaggio al nuovo sistema di importazione, frutto del lavoro sinergico condotto con gli operatori e che si inserisce in quadro ben più ampio che prevede la reingegnerizzazione di tutto il sistema AIDA – con il rilascio dei nuovi sistemi per l’export e il transito a marzo 2023 – e l’adeguamento agli standard di sicurezza dell’Unione a partire dall’introduzione nel 2023 della fase 2 del nuovo Import Control System per il settore aereo.
«Il nostro ringraziamento va all’Agenzia delle Dogane – ha sottolineato il Presidente di Fedespedi, Alessandro Pitto – per la capacità di ascolto e per lo sviluppo di un metodo di lavoro che ha favorito il dialogo con gli operatori su progetti sfidanti, a partire dalla digitalizzazione dei sistemi doganali, che richiedono ad imprese e operatori di mettere in campo le proprie risorse in termini di expertise, professionalità, preparazione tecnica. Siamo, dunque, soddisfatti di consegnare oggi i diplomi ai 34 corsisti dell’edizione 2022 del Corso per Responsabili delle Questioni Doganali che si aggiungono ai quasi 160 corsisti accreditati tramite le passate edizioni del Corso che la Federazione organizza ogni anno con le Associazioni Territoriali».
I lavori si sono chiusi con la consegna ai certificati dei corsisti della 6^ edizione del “Corso per Responsabili delle questioni doganali” di Fedespedi – promosso in collaborazione con le Associazioni Territoriali ABSEA, ACCSEA, Alsea Milano, Alsea Como, Amsea, Apsaci, Asea, ASPT Astra FVG, AssoTosca, Spedimar e Spediporto.