Guerrieri fa la “lista della spesa”

Un bilancio, quello dell’Autorità Portuale nel Palazzo Rosciano, con tante luci e qualche interrogativo, non solo sul prossimo futuro. E le ombre? Ci sono anch’esse, com’è del resto naturale: ma è anche naturale che non se ne sia parlato, senno di sfuggita.

Siamo a riferire la conferenza stampa del presidente Luciano Guerrieri e dei dirigenti delle varie direzioni svoltasi ieri mattina in presenza e via web. Cantieri per le infrastrutture, riorganizzazione delle aree demaniali, sostenibilità ambientale, digitalizzazione ed efficientamento energetico. È fittissima l’agenda del 2023 presentata dall’Autorità.

«Questi ultimi due anni – ha esordito Guerrieri – sono stati fortemente condizionati dalla Pandemia, dalle ripercussioni della Guerra in Ucraina e dal caro energia. Nonostante tutto, siamo riusciti a mettere in campo i nostri progetti, sviluppando ulteriormente la competitività dei nostri porti e cercando di renderli più resilienti agli shock sistemici».

Il 2023 si preannuncia come un anno molto impegnativo. La nuova geografia delle banchine livornesi, la prosecuzione delle attività di progettazione, lo sviluppo del cold ironing e del piano del ferro, sono alcune delle partite: condizionate dall’aumento dei costi dei materiali e dell’energia. Un dato: l’energie elettrica è costata all’AdSP il 194% in più fino a settembre.

«Anche l’impatto del caro materiali è stato sicuramente pesante – ha continuato Guerrieri -, sulla base dell’ultimo bollettino pubblicato dalla Regione Toscana, i costi per la realizzazione delle opere marittimo portuali sono mediamente aumentati del 40%. Si tratta di un tema di cui il Governo è cosciente e che siamo sicuri verrà risolto con la collaborazione di tutti». Guerrieri è poi andato avanti con la lista della spesa per quest’anno.

Cominciando da Livorno, oltre alla realizzazione della Darsena Europa, la priorità rimane quella di concludere il piano di riorganizzazione e ottimizzazione degli spazi destinati alle attività portuali presso la Sponda Est della Darsena Toscana e il Molo Italia.

Nel 2023, l’ente lavora per la delocalizzazione della Compagnia Impresa Lavoratori Portuali dall’Alto Fondale, area da destinarsi successivamente alla Porto di Livorno 2000 ai fini dell’esercizio delle attività connesse all’accoglienza dei passeggeri delle crociere.

Nel frattempo, le banchine 15 C e 15 D e le aree retrostanti della Sponda Est della Darsena Toscana verranno affidate alla disponibilità della Cilp. Che in cambio rinuncerà agli accosti 46 e 47 dell’Alto Fondale, area nevralgica dello scalo labronico, presso la quale avevano da non molto trovato spazio i traffici delle navi di classe Eco di Grimaldi.

In attesa di una soluzione per le crociere – nota vicenda Porto 2000 – vanno avanti anche due importanti opere infrastrutturali: quella riguardante il raddoppio del magazzino MK in area Alto Fondale e quella relativa alla resecazione della Calata Orlando, fondamentale per migliorare la navigazione del traffico crocieristico.

Fondamentale, inoltre, per tutto il porto commerciale, rimane l’opera di attraversamento con microtunnel del canale industriale. ENI ha preso pieno possesso delle aree, aver la posa in opera dei nuovi oleodotti, in esercizio per il novembre 2024. Entro quella data, la direzione tecnica dell’AdSP avrà avviato i lavori per la risagomatura delle due sponde del canale e per i relativi interventi di dragaggio.

Nel frattempo, sta prendendo corpo il nuovo progetto di riorganizzazione della viabilità di cintura del porto. L’opera, in fase avanzata di progettazione, prevede una completa separazione delle correnti di traffico, con una viabilità interna al porto dedicata al traffico portuale, che verrebbe così escluso dalla viabilità cittadina; un varco doganale unico, di tipo autostradale, in corrispondenza della viabilità principale; la risistemazione degli assetti dello Scolmatore d’Arno e del Canale dei Navicelli nell’ambito del collegamento tra Porto e Retroporto, con l’eliminazione del ponte levatoio che si trova in prossimità della foce dello Scolmatore. Tra gli impegni, il piano delle ferrovie anche con l’interporto.

Molte partite aperte anche su Piombino, l’Elba e Capraia. A fronte dello stallo in cui naviga la vertenza acciaieria (che potrebbe ripartire a breve con il nuovo governo), l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno ha deciso di muovere alcuni passi decisivi verso la riorganizzazione delle aree assentite in concessione. In sostanza, l’azienda siderurgica continuerà ad operare in regime di proroga sino a Marzo 2023, ma una parte della concessione, ricadente sull’area ex parchi minerali, non sarà rinnovata, e tornerà nella disponibilità dell’Ente portuale. Questo pezzo di porto, assieme agli ex carbonili, all’ex Irfïd, rappresenta un polmone strategico sul quale l’AdSP investirà affinché possano trovarvi spazio nuovi insediamenti produttivi.

Nel pacchetto di compensazioni che fanno parte del Memorandum di Piombino allegato all’autorizzazione per la collocazione del rigassificatore sulla banchina Est della Darsena Nord, sono stati chiesti 50 milioni per la messa in sicurezza e la bonifica di queste aree.

La sostenibilità ambientale rappresenta una priorità per Guerrieri.

Complessivamente, sono stati ammessi al finanziamento dei fondi PNRR da parte del Ministero della Transizione ecologica 14 progetti per l’abbattimento complessivo di 4600 tonnellate di CO2 equivalente e la produzione di circa 3 MWp di energia elettrica. Interventi del valore di 33 milioni di euro cui si sommeranno quelli relativi alla elettrificazione delle banchine, cui il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha riservato uno stanziamento di oltre 77 milioni di euro.

Per il solo porto di Livorno è prevista la realizzazione di due impianti, uno dedicato al traffico misto crociere e Ro/Ro, uno a quello delle navi portacontainer, per un appalto complessivo di 45,5 milioni di euro.

Al pari della sostenibilità ambientale, la digitalizzazione dei procedimenti amministrativi dell’Ente è un tema ritenuto strategico dall’Autorità di Sistema Portuale. La novità, da questo punto di vista, è che da fine Dicembre è completamente operativo lo Sportello Unico Amministrativo (SUA) dell’ENTE.

“Nei giorni scorsi si è conclusa la fase di digitalizzazione (sia in front che in back office) dei procedimenti amministrativi dell’Ente” ha dichiarato il segretario generale, Matteo Paroli. “Il sistema è già pienamente operativo e da fine mese, a seguito di una serie di incontri formativi con gli operatori, ciascun utente potrà accedere agevolmente per la presentazione delle istanze, conoscere lo stato di lavorazione delle pratiche e riceverne l’esito direttamente da remoto, in totale trasparenza, con l’azzeramento dei tempi per spostamenti e attesa negli uffici”.

(Fonte: La Gazzetta Marittima)