Bando per allargare l’accesso del canale del Marzocco
Lavori da 20 milioni per portare il canale Marzocco a 120 metri e i fondali a 13,5 metri. Eni nel frattempo sta interrando l’oleodotto
L’Autorità di sistema portuale di Livorno ha pubblicato un bando di gara per i lavori di ampliamento e approfondimento del canale di accesso dello scalo commerciale.
Il bando prevede investimenti per 20 milioni di euro per allargare il canale Marzocco da 97 a 120 metri, con annesso dragaggio dei fondali fino a 13,5 metri minimi con punte di 16 metri. Durata dei lavori, poco più di due anni (795 giorni). Una volta ultimati, questo accesso più largo e profondo (con un fondale uniforme) permetterà di far entrare mercantili più grandi, con tutte le positive conseguenze sulle economie di scala. L’allargamento permetterà inoltre di banchinare una delle due sponde del canale di accesso.
Tutti questi interventi, però, saranno possibili solo dopo l’interramento degli oleodotti di Eni, presenti oggi in superficie lungo un lato del canale di accesso. Eni ha detto che i lavori di interramento sono in corso, con il microtunnel già realizzato e l’inserimento dell’oleodotto attualmente in fase di collaudo. Una volta ultimata quest’opera, l’autorità portuale procederà con il rifacimento di calata del Magnale, opposta alla sponda Marzocco, banchinando l’area prima occupata dall’oleodotto e creando quindi un nuovo piazzale.
Nell’appalto figurano anche altri banchinamenti in vista della realizzazione in futuro dell’acquaticità della Torre del Marzocco, storica torre del XV secolo che caratterizza l’ingresso del porto di Livorno e di della Darsena Toscana, il terminal container in costruzione da tanti anni. L’autorità di sistema portuale intende realizzare un canale idrico intorno alla torre, collegandola al mare grazie all’apertura dell’accesso via mare. Una volta fatto tutto questo le navi potranno navigare intorno alla storica torre.
«Auspichiamo ora di poter procedere presto con l’aggiudicazione di questi lavori», afferma il presidente dell’autorità di sistema portuale, Luciano Guerrieri. «Saremo in grado di accogliere portacontainer di dimensioni maggiori rispetto a quelle attuali e di garantire al porto un ulteriore sviluppo economico di qui alla realizzazione della Darsena Europa».