Svizzera e Italia potenziano ferrovie ed energia
Con un piano che guarda al 2035, i due paesi collaboreranno nei prossimi anni sull’approvvigionamento di gas e il miglioramento di stazioni e binari
Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, e il capo del DATEC della Svizzera, Albert Rösti
Giovedì scorso a Roma il consigliere federale Albert Rösti, capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) della Svizzera, ha firmato con i ministri italiani Matteo Salvini (Infrastrutture) e Gilberto Pichetto Fratin (Ambiente) due accordi per il potenziamento del trasporto transfrontaliero su rotaia.
La Svizzera e l’Italia perseguono interessi comuni in materia di politica energetica, collaborando storicamente nell’approvvigionamento di gas ed energia elettrica. Il memorandum firmato tra Fratin e Rösti permette di garantire l’approvvigionamento di gas tramimte un accordo commerciale tra la piattaforma energetica svizzera OpenEP e l’impresa italiana dell’energia Eni. Questo accordo permetterebbe alla Svizzera di importare gas tramite l’Eni, qualora l’importazione di gas dalla Germania venisse interrotta.
L’intesa tra Salvini e Rösti rafforza la collaborazione bilaterale sulle infrastrutture ferroviarie tramite un piano che guarda ai prossimi dodici anni, fino al 2035, sulla scia di un accordo simile firmato nel 2012. Il documento promuove pure l’ulteriore trasferimento del traffico viaggiatori e merci dalla strada alla ferrovia. Il consigliere federale Rösti e il ministro Salvini hanno inoltre concordato delle agevolazioni per il trasporto pubblico transfrontaliero.