Piero Neri guida Portualità e Logistica

LIVORNO – L’Assemblea delle Aziende associate a Confindustria Livorno Massa Carrara operanti nella Portualità e nella Logistica ha conferito mandato all’unanimità al presidente cav. lav. dottor Piero Neri di assumere la presidenza della Sezione.

“Confindustria LI MS è impegnata nel progetto per la reindustrializzazione della costa toscana – ha commentato il presidente Neri –. L’industria manifatturiera, ad alta intensità di manodopera, presente sul territorio costiero – dalla nautica all’acciaio, dalla chimica al lapideo, dall’oil & gas all’automotive, insieme alla intermodalità in tutte le sue articolazioni, rappresenta un sistema articolato e diversificato, non facilmente rintracciabile nel sistema Paese. Il percorso per la reindustrializzazione non è certamente in discesa, in quanto restano ancora da completare le grandi infrastrutture, tra le quali la Darsena Europa, il corridoio tirrenico, i collegamenti ferroviari dalla Costa verso l’area metropolitana fiorentina, tenendo presente una storica carenza di dotazione impiantistica per il trattamento dei rifiuti speciali adeguata ad un Paese moderno”.

“Siamo convinti – ha continuato il presidente Neri – che la manifattura e l’industria logistica debbano convergere in strategie unitarie ed in progetti comuni verso il decisore pubblico, per accrescere la capacità competitiva del nostro sistema produttivo, con l’obiettivo di favorire progetti di reshoring e di intercettare le direttrici di traffico delle merci da e per l’area metropolitana della nostra Regione”.

“I porti di Carrara, di Livorno, di Piombino, di Portoferraio – ha concluso il presidente Neri – rappresentano importanti asset strategici per lo sviluppo locale, regionale e nazionale. Per assicurare continuità e competitività, al sistema produttivo del territorio, occorre che tutti gli attori coinvolti agiscano con fattiva responsabilità. Da parte nostra confermiamo la ferma volontà e determinazione per contribuire alle sfide rese oggi ancora più impegnative per la crisi energetica”.