Sicurezza lavoro portuale, prima riunione al ministero delle Infrastrutture
Assiterminal, Fise Uniport, Assologistica, Assoporti, Ancip e i sindacati hanno discusso di prepensionamento, lavoro usurante, prevenzione e cultura della sicurezza
Convocato dalla Patrizia Scarchilli, direttore generale del ministero delle Infrastrutture da poco nominata, si è tenuto mercoledì scorso un incontro per avviare i lavori del “Tavolo tecnico sulla sicurezza del lavoro in ambito portuale”, istituito a marzo scorso su iniziativa del viceministro alle Infrastrutture, Edoardo Rixi.
All’incontro hanno partecipato i rappresentanti di Assiterminal, Fise Uniport, Assologistica, Assoporti, Ancip, e le segreterie sindacali nazionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti.
Come spiegano in una nota congiunta le parti convocate, sono stati ripresi argomenti già trattati in altre riunioni, tra cui:
• procedere all’armonizzazione del Dlgs 272/99 con le disposizioni del Dlgs n. 81/08 e successive modificazioni;
• dare corso alla attuazione del DM istitutivo del “Fondo per il prepensionamento dei lavoratori portuali”;
• individuare ed inserire con apposita norma alcuni profili di lavoro portuale tra le categorie di lavoro “usurante/gravoso”;
• adozione di iniziative e misure Inail a livello nazionale in tema di prevenzione degli eventi infortunistici e per lo sviluppo della cultura della sicurezza sul lavoro portuale.
Pochi giorni fa, il 19 settembre, è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto interministeriale che disciplina termini e modalità per la richiesta dei contributi di cui all’art. 1 L. 197/2022, che ha istituito il cosiddetto “Fondo per l’incentivazione alla qualificazione del lavoro portuale”, a valere per gli anni dal 2023 al 2026.
Tutti questi temi verranno prossimamente approfonditi da dei gruppi tecnici dedicati
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