Baccelli (Bocconi): “Così il sistema porto-retroporto favorisce La Spezia”

Lo ha illustrato il docente in occasione del convegno “Sotto il segno del porto” organizzato dall’AdSP

La Spezia – “La standardizzazione, la semplificazione e la forte automazione delle attività portuali dedicate all’imbarco e lo sbarco dei traffici containerizzati ha trasferito in ambiti retroportuali molte delle ricadute occupazionali ed economiche del trasporto internazionale via mare. Questo fenomeno è amplificato dal gigantismo navale, dalla riduzione del numero di cali dei servizi di linea e al forte incremento del numero di movimenti per porti, oltreché dalle scelte organizzative delle principali compagnie marittime che operano con logiche di integrazione verticale”. Lo ha detto il professor Oliviero Baccelli (Università Bocconi) nel suo intervento, alla Spezia, durante il convegno “Sotto il segno del porto”.

“Oggi i porti sono considerati parte integrante della supply chain, dove il criterio di scelta di uno scalo è basato sull’intero servizio di trasporto offerto: il porto è solo un nodo del network, in modo tale da minimizzare i costi di trasporto totali, marittimi e terrestri. Questa logica di sistema (porto-retroporto) è l’elemento caratterizzante della Spezia e ha permesso di raggiungere importanti risultati, come l’inoltro del 34,3% dei container in import-export via ferrovia (rispetto ad esempio al 16,6% di Genova e al 15% dí Livorno), con oltre 8.000 treni l’anno: volumi che generano l’interesse di più imprese ferroviarie”.

L’andamento del mercato container

Il mercato dei traffici containerizzati su scala internazionale, ha ricordato Baccelli, registra andamenti incerti e La Spezia è più penalizzata della media. “I traffici su scala mondiale, europea e nazionale riflettono le incertezze delle relazioni internazionali (guerre, crisi energetica, alta inflazione, fenomeni di regionalizzazione degli interscambi), ma continuano ad essere il motore essenziale per i paesi manifatturieri ad alta vocazione all’esportazione come l’Italia”.

La Spezia, in questo contesto, “ha performance disallineate rispetto alla media nazionale del +2,3% per i traffici gateway nel 2022, segnando un -8,2% nel 2022 (ma -6,9% per i traffici gateway, segmento di mercato in cui detiene il 16,6% del mercato italiano). Anche il primo semestre registra un -18,4%, più negativo dei trend generali che vedono un -5,6% a Genova ed un -10,7% a Livorno, ma un segno negativo si registra anche a Rotterdam (-8,1%), Anversa (-5,2%) e Amburgo (-11,7%)”.

Fonte : Shipmag