Al via la rimozione dei tubi dell’Eni.

Così lo scalo avrà un canale di accesso in grado di permettere il transito delle navi full container, di lunghezza superiore ai 330 metri

A partire dal mese di aprile cominceranno i lavori di rimozione delle tubature Eni che corrono lungo le due sponde del canale di accesso, limitando l’accessibilità dello scalo portuale. L’opera è propedeutica al definitivo allargamento della strettoia adiacente la Torre del Marzocco e ha come obiettivo quello di migliorare l’accessibilità del porto, consentendo così di far accedere in tutta sicurezza portacontainer di dimensione maggiore rispetto a quelle che attualmente approdano in Darsena Toscana, sponda ovest e sponda est. I lavori dureranno circa sette mesi e si svolgeranno in orario notturno, dalle 23 alle 7 di mattina, per limitare al minimo possibile i disagi al traffico portuale. A rendere possibile l’apertura dei cantieri la conclusione dei lavori di inserimento dei nuovi tubi all’interno del Microtunnel, completati dalla Raffineria Eni nel 2023.

A seguito della rimozione delle tubazioni originarie, l’Adsp potrà dare piena esecuzione all’appalto integrato per l’allargamento del canale di ingresso fino a 125 metri. Tale gara, interamente a carico di ADSP, del valore di 20 milioni di euro, è stata pubblicata a luglio ed è in via di aggiudicazione. “L’intervento consiste nel banchinamento di una delle sponde della via di navigabile al porto commerciale, oggi larga nel tratto più stretto non più di 60 metri, 90 metri nel tratto più largo. Il nuovo banchinamento consentirà peraltro la realizzazione dei successivi interventi di dragaggio, che garantiranno l’approfondimento a 13 metri sotto le sponde e a 16 metri in corrispondenza del centro della cunetta navigabile”, spiega l’Authority.

I lavori si concluderanno entro la fine del 2025, data a partire dalla quale il porto avrà quindi un canale di accesso in grado di permettere il transito delle navi full container, di lunghezza superiore ai 330 metri.

Soddisfazione da parte del presidente Luciano Guerrieri: “Dopo aver realizzato il Microtunnel, uno dei progetti ingegneristici più complessi degli ultimi tempi, e dopo essere riusciti, grazie a Eni, ad inserire le nuove tubature, possiamo oggi dare avvio alla seconda parte dei lavori. Si tratta di un’importante opera di ammodernamento di cui si sosteneva l’emergenza da tempo “.

“Ringrazio tutto lo staff dell’Adsp, i terminalisti, la Capitaneria di Porto, il Corpo dei piloti e Eni per la proficua collaborazione. Con questa opera saremo in grado di far fare al nostro scalo portuale un evidente salto di qualità, migliorandone in modo sensibile la capacità ricettiva” ha concluso il segretario generale Matteo Paroli.