Da Automar dieci treni a settimana

GIOIA TAURO – Nuovi investimenti nel segno dell’intermodalità ferro-mare per Automar, società partecipata del Gruppo Grimaldi, che gestisce terminal a Civitavecchia, Pontecagnano, Gioia Tauro e Termini Imerese. Con il lancio di un nuovo servizio ferroviario che collega la sede di Gioia Tauro a quella di Pontecagnano – riferisce il sito web dell’azienda – il gruppo emerge sempre più come punto di riferimento nel panorama nazionale della logistica per l’automotive.

Oltre ad essere una porta strategica per l’export di autovetture dall’Italia, Gioia Tauro rappresenta un importante hub anche per l’import di veicoli provenienti sia dal Vicino ed Estremo Oriente (Cina, Corea del Sud, Turchia) che dagli Stati Uniti. Il nuovo servizio ferroviario, operativo dal 24 gennaio, permette di trasportare le autovetture prodotte in Italia dalla sede di Pontecagnano direttamente al porto di Gioia Tauro dove, attraverso i servizi marittimi del Gruppo Grimaldi, partono per l’esportazione. Inoltre, le autovetture sbarcate dall’estero nel porto di Gioia Tauro possono essere trasportate, sempre via treno, verso la sede di Pontecagnano (circa 10 km a sud di Salerno), per poi essere smistate verso le loro destinazioni finali.

Con circa 10 treni programmati a settimana, è così rafforzata la connessione tra il porto di Gioia Tauro ed il centro Italia, a beneficio della movimentazione e distribuzione dei veicoli.

Il nuovo servizio – sottolinea il gruppo Grimaldi – rappresenta un passo importante nella creazione di un sistema logistico integrato, in grado di gestire sia l’importazione che l’esportazione di autovetture attraverso una rete di trasporto sostenibile e ad alta efficienza. Una novità che ben si inscrive in un ormai consolidato trend di crescita e sviluppo: nel 2023, Automar ha registrato una crescita di oltre il 50% dei traffici portuali, con una movimentazione ferroviaria organizzata in 256 treni in arrivo (38.498 vetture trasportate) e 12 treni in partenza (2.182 vetture trasportate), con una previsione per il 2024 di un ulteriore aumento del 50% dei traffici via treno.