Ferrovie e treni cargo nei porti

Livorno. Tante belle parole, in effetti: e tante conferme dell’esigenza che ormai il collegamento diretto su binario tra i porti e la rete internazionale cargo sia un elemento fondamentale per gli scali. Così i risultati del convegno “Il Treno Merci nei Porti”, organizzato dall’Associazione FerMerci martedì scorso in Fortezza Vecchia con l’obiettivo di promuovere un confronto tra le istituzioni e gli operatori del settore del trasporto ferroviario merci nei porti. Il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi ha dato il tono e anche il programma del governo.

Erano molto attese le relazioni, oltre che del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – anche di recente attaccato personalmente per le mancate promesse “ferroviarie” che aveva fatto al suo insediamento – del vice presidente FerMerci, Livio Ravera, del presidente dell’AdSP MTS, Luciano Guerrieri e del direttore circolazione Orario Rete Ferroviaria Italiana, Daniele Moretti.

Il direttore generale di FerMerci Giuseppe Rizzi ha moderato interventi di Raffaello Cioni, interporto Vespucci, Logtainer, Guido Nicolini, Silvio Damagini di Mercitalia; l’Ad. di Rail Traction Company, Martin Ausserdorfer; e Vittorio Cascetta, analyst e funding manageger di Medlog Holding Italia.

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Premesso che lascia a volte perplessi l’intensificazione quasi parossistica dei convegni, dei workshop e degli “annunci”, a pochi giorni dalle più importanti consultazioni elettorali d’Europa, ci sarà tempo per riflettere su quanto è stato detto e promesso. Per quello che riguarda lo stato dell’arte nazionale, lo sviluppo ferroviario cargo ha avuto in effetti un’accelerazione negli ultimi tempi, con forti investimenti, specie là dove la politica locale ha avuto possibilità di spingere.

Per Livorno (e Piombino) non si può non ricordare i gravi ritardi rispetto a una pianificazione che ha ormai i…capelli bianchi. Scavalco ferroviario con l’interporto, collegamento dello stesso interporto con la rete attraverso la sospirata (e mai ancora finanziata) Collesalvetti-Vada, assurdo imbuto del Calabrone verso la Darsena Toscana e la sospirata Darsena Europa: sono solo tre dei temi emersi ancora una volta, con varie promesse che dovranno essere verificate dopo l elezioni e forse in base alle elezioni.

Quando le promesse arrivano dai politici in prossimità delle elezioni, c’è sempre da andarci piano. Dicevano nell’antica Roma: Timeo Danaos sed dona ferentes. Adattato alle realtà d’oggi, ha ancora il suo valore.

(A.F.) La Gazzetta Marittima