Esperienze scuola-lavoro nel “Percorso” del porto
Prime attività formative nell’ambito del progetto sperimentale Mareport, rivolto in questa fase alle classi III, IV e V degli istituti secondari superiori della Provincia
Nasce il Percorso per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PTCO) promosso dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale nell’ambito del progetto sperimentale Mareport, rivolto in questa fase alle classi III, IV e V degli istituti secondari superiori della Provincia di Livorno. L’obiettivo è quello di proporre un percorso organico che consenta alle giovani leve di conoscere a fondo il mondo logistico-portuale e di sfruttarne appieno le potenzialità.
“Si tratta di una reale esperienza di alternanza scuola/lavoro che vogliamo offrire a tutti gli istituti superiori interessati”, ha dichiarato il dirigente Formazione dell’ente portuale, Claudio Capuano. “Per la prima volta, la Port Authority si fa parte attiva di un cambiamento culturale e metodico imprescindibile, che vede la formazione quale leva strategica per avvicinare gli studenti ad un mondo, quella della logistica e della portualità, che può offrire tante occasioni di sviluppo occupazionale”.
Il progetto pilota è partito il 3 ottobre e ha coinvolto la classe 5 D indirizzo logistica dell’Istituto Tecnico Vespucci. Una cinque giorni che si è conclusa oggi, a corollario dell’iniziativa “Restart”, un seminario per dirigenti scolastici organizzato dall’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana con la partnership dell’AdSP e tenutosi il 6,7 e 8 ottobre a Livorno. Il PTCO rientra tra le iniziative che intendono dare una risposta ai contenuti e agli indirizzi del protocollo d’intesa forMARE Toscana (sottoscritto, oltre che dall’Autorità di Sistema, dalla Regione Toscana, dalla Direzione marittima toscana e dalla Camera di commercio della Maremma e del Tirreno). Scopo di questi progetti è quello di aprire una finestra sulle professionalità del mare.
“I ragazzi del Vespucci hanno prima seguito un corso teorico, il cui obiettivo era quello di fornire una preparazione completa e trasversale che abbracciasse gran parte delle competenze portuali”, ha spiegato Capuano, che ha aggiunto: “Successivamente, è stata organizzata una vera e propria visita in porto, dove i ragazzi hanno potuto toccare con mano come operino concretamente i terminal e quali tipo di attività svolgano le imprese autorizzate allo svolgimento delle operazioni portuali”.