Secche della Meloria meno “chiuse”?
MIGLIARINO (PI) – Coniugare la salvaguardia ambientale degli habitat unici delle Secche della Meloria con la possibilità di fruire di un luogo storicamente nel cuore dei livornesi appassionati di nautica e non solo. «Semplificare e dare opportunità di vivere la Meloria nel rispetto della natura – commenta il presidente del Parco Lorenzo Bani – facendo crescere la consapevolezza di trovarsi in un luogo eccezionale che va curato e protetto».
«L’Ente Parco, che dal 2009 gestisce per conto del Ministero dell’Ambiente l’area protetta, ed il Centro Interuniversitario di Biologia Marina di Livorno, hanno effettuato uno studio scientifico dettagliato per esaminare l’ecosistema marino e del fondale e verificare che le regole di fruizione per le varie aree corrispondano al pregio ambientale dei luoghi» continua l’architetto Andrea Porchera, responsabile dell’Ente Parco della gestione dell’Area Marina Protetta. A seguito dell’analisi, in accordo con il Comune di Livorno, è stata elaborata una nuova perimetrazione che sarà proposta al Ministero dell’Ambiente: la nuova zonazione prevede di spostare più verso ovest le aree maggiormente protette lasciando la parte est, quella vicino alla costa, a più agile accessibilità, con l’eliminazione della suddivisione dell’area B in tre sottoaree per una semplificazione.
È online il sito web rinnovato dell’Area Marina Protetta, più immediato e funzionale, dove è possibile trovare sia la cartografia con le regole sia i moduli per la autorizzazioni per l’anno 2022. Tutti i file scaricabili possono essere compilati direttamente e inviati agli indirizzi e-mail o pec dell’Ente Parco, senza bisogno di stampare niente. Chi non ha la possibilità di usare il nuovo metodo oppure non ha dimestichezza con gli strumenti digitali può comunque richiedere le autorizzazioni in maniera tradizionale.
Nel 2021 le autorizzazioni rilasciate per pesca sportiva e professionale, immersioni, ricerca scientifica, navigazione, sono state 1916, con 333 domande negate o archiviate per mancanza di documentazione o mancanza di requisiti ambientali dei motori. Oltre il 90% delle domande viene dai residenti nell’area del Parco, soprattutto Livorno e Pisa. Il tempo medio per il rilascio del permesso, grazie alla digitalizzazione e nonostante il costante aumento di domande – sostiene il Parco – è leggermente diminuito e si attesta a meno della metà del tempo massimo previsto dal Ministero.
L’Area Marina Protetta delle Secche delle Meloria, cuore del Santuario dei Cetacei, conta 9mila ettari divisi in zone a diverso grado di protezione e conseguente accessibilità. Il Ministero dell’Ambiente ne ha affidato all’Ente Parco la gestione, chiedendo di regolamentarne l’accesso per la salvaguardia della flora marina, delle specie ittiche come i delfini e della qualità delle acque già messa a dura prova dai rifiuti che arrivano dai fiumi. Negli ultimi anni sono aumentate anche le attività di promozione, come concorsi per le scuole e giornate di pulizia dei fondali e l’Ente ha inoltre trasferito al Comune di Livorno alcune risorse finanziarie per contribuire all’istituzione di un centro visite allo Scoglio della Regina che proporrà visite guidate ed escursioni ambientali anche a chi non possiede un’imbarcazione.