Montevideo-Livorno, nuovi vitali traffici
LIVORNO – La cellulosa prima di tutto: un bene sempre più prezioso, sul quale punta il mondo che vuol ridurre l’utilizzo della plastica. E sulla cellulosa, cioè sull’aumento di importazione della pasta di legno e di altri prodotti forestali, si firmerà martedì prossimo 21 marzo nel palazzo della Compagnia Portuale un importante accordo tra il porto labronico e quello di Montevideo, capitale dell’Uruguay. Saranno presenti il presidente dell’AdSP Luciano Guerrieri con lo staff, il presidente dei portuali Enzo Raugei e una folta rappresentanza dei vertici del porto di Montevideo. Nell’occasione gli ospiti uruguaiani saranno accompagnati dal loro storico console livornese Silvio Fancellu a visita anche il cantiere Benetti, per il forte interesse del paese sudamericano allo sviluppo di una importante nautica da diporto.
Alla base dell’accordo è stato il lungo e paziente lavoro di Silvio Fancellu: console storico dell’Uruguay da quarant’anni, sempre impegnato sui temi dell’economia marittima ma anche della cultura, presidente del Corpo Consolare di Livorno che negli anni ha subìto innumerevoli cambiamenti (e riduzioni), il dottor Fancellu ha saputo conciliare l’azione di supporto ai cittadini sudamericani a Livorno – a lui si riferiscono anche il Paraguay, la Bolivia e anche altri paesi produttori di ortofrutta e legname – con l’appoggio agli allievi dell’Accademia Navale, ai marittimi e agli immigrati.
L’accordo che sarà sottoscritto martedì – sottolinea Enzo Raugei – è propedeutico a potenziare ancora il traffico della cellulosa e dei forestali, che per Livorno è in continua crescita allo scopo di alimentare in particolare le cartiere di Lucca, oggi impegnate nel massimo sforzo produttivo proprio per il crescente bando alla plastica. Già nel 2022 la Compagnia Portuale ha sbarcato quasi due milioni di tonnellate di cellulosa ed è in corso un ulteriore potenziamento dei magazzini dedicati. L’accordo riguarderà infine anche altri porti dell’Uruguay oltre a Montevideo, perché il paese sudamericano punta molto sull’export verso l’Italia e l’Europa della sua produzione non solo forestale ma anche agricola. Che in questi tempi di crescente siccità in Europa si potrà rivelare davvero strategica.
(A.F.)