Waterfront Piombino, nuova stazione marittima e torre dei piloti

Presentato il progetto da 30 milioni di euro dell’Autorità di sistema portuale del Tirreno Settentrionale, che andrà a gara entro marzo 2024
Un render di progetto della nuova torre piloti per il waterfront del porto di Piombino

Una stazione marittima rimessa a lucido e riqualificata a livello energetico, una nuova Torre Piloti e una diga foranea, quella del molo Nord del molo Batteria, che avrà un finto canneto di acciaio, rivestito di pellicole solari. Il presidente dell’Autorità di sistema portuale (AdSP) del Mar Tirreno Settentrionale, Luciano Guerrieri, ha presentato oggi a Piombino, al Poggio all’Agnello Resort, un progetto da 30 milioni di euro che punta a cambiare il volto dello scalo. L’evento alla presenza del sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, e del comandante della Capitaneria di Porto, Alberto Poletti.

Guerrieri ha parlato di un’opera fondamentale per lo scalo portuale, in linea con le previsioni del Documento di Pianificazione Energetica e Ambientale (DEASP) e con la politica ambientale dell’autorità di sistema portuale, volta a favorire l’incremento dell’uso delle fonti rinnovabili nella produzione di energia e la mobilità sostenibile. L’obiettivo principale è quello di migliorare la qualità paesaggistica del porto piombinese attraverso la realizzazione di sistemi innovativi per la riduzione dei consumi energetici, l’efficientamento degli edifici e l’installazione di idonei impianti di produzione di energie rinnovabili.

L’identikit della proposta progettuale è stato fornito dalla dirigente tecnica Sandra Muccetti, coadiuvata per l’occasione dall’architetto Andrea Mannocci (di AndStudioArchitects), cui l’AdSP ha affidato l’incarico della progettazione. Una volta terminati i test di validazione del progetto, l’AdSP procederà alla predisposizione degli atti di gara per l’affidamento della progettazione esecutiva e dei lavori veri e propri. L’obiettivo è quello di arrivare a pubblicare il bando entro i primi tre mesi del nuovo anno.

Tre gli interventi previsti, quello più qualificante e sicuramente più oneroso, del valore di 17 milioni di euro, ha a che vedere con la riqualificazione energetica e architettonica della stazione marittima. In sostanza, verranno realizzate 13 pensiline vetrate alte circa 18 metri che, sovrastando l’edificio, andranno ad ampliare l’area coperta, inglobando gli spazi connettivi esterni, per una superficie totale di 6140 metri quadrati. Il rivestimento sarà composto da vetri in cui verranno alloggiate delle cellule fotovoltaiche. L’edificio sarà servito da un impianto fotovolatico di potenza adeguata per una produzione totale pari a 896.677,6 Kw all’anno. L’opera è di fatto già finanziata ed è coperta dall’AdSP in parte con fondi propri in parte con fondi a valere sul PNRR.

Il secondo intervento interessa invece la realizzazione di una nuova torre piloti presso l’estremità sud-est della stazione marittima. La struttura andrà a coprire un’area di oltre 200 mq, sarà alta 43 metri e verrà rivestita da moduli che avranno al loro interno diversi vuoti, in modo da differenziarne la percezione visiva. Il progetto prevede l’installazione sulla parte ovest dell’edificio di un impianto solare fotovoltaico in grado di sprigionare una potenza pari a 14KWp. La torre sarà inoltre servita da parte dell’impianto solare fotovoltaico di nuova installazione sulle tettorie della stazione marittima, in grado di sprigionare una potenza di 43 KWp. L’opera ha un costo di 5,5 mln di euro, tutti finanziati dall’AdSP con risorse proprie.

Nell’ultima fase verranno avviati i lavori di mitigazione del waterfront lungo il contrafforte in calcestruzzo della diga foranea del molo Nord e del molo Batteria attraverso la realizzazione di una serie di tubi cilindrici ad altezza e inclinazione variabili, modellati in modo tale da assomigliare ai canneti presenti nell’area marina costiera. Questi canneti, 1,760 in tutto, saranno rivestiti di moderne “pellicole” fotovoltaiche e saranno collocati lungo tutta la lunghezza del molo Nord (per un totale di 1089 elementi) e su una porzione del molo Batteria (per un totale di 671 elementi). L’opera ha un costo di 8 milioni di euro, in parte finanziati con i fondi del PNRR.

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