Il porto di Livorno aderisce alla missione europea per il ripristino della salute del Mediterraneo

L’annuncio del presidente dell’AdSP, Luciano Guerrieri, all’evento conclusivo del progetto europeo Life4medeca

Livorno – In occasione della conferenza di chiusura del progetto europeo Life4Medeca, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Luciano Guerrieri, ha annunciato l’adesione dell’AdSP alla “Mission Restore our Ocean and Waters” della Commissione Europea, che ha come obiettivo il ripristino della salute del Mediterraneo e degli Oceani.

Non si tratta dell’apposizione di una firma in calce ad una più o meno concreta dichiarazione di intenti, ma di una presa di posizione che impegna l’ente portuale a promuovere azioni trasversali a sostegno del raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione indicati concretamente dall’UE e dall’International Maritime Organization. Tra questi, l’istituzione, a partire dal 1° Maggio del 2025, di un’Area a bassa emissione di inquinanti atmosferici nel Mediterraneo (Emission Control Area – ECA). Obiettivo ambizioso che Life4Medeca ha supportato in tre anni di attività, contribuendo anche da un punto di vista tecnico e scientifico a dimostrare gli effetti positivi di una navigazione maggiormente sostenibile, sia per l’uomo che per l’ambiente.

“Con la decisione finale assunta dall’IMO a dicembre del 2022, che formalizza l’istituzione dell’ECA nel Mediterraneo nel 2025, LIFE4MEDECA si è trovato a determinare una roadmap che ci faccia trovare pronti a rispettare i futuri limiti di emissioni del nostro Mare” ha dichiarato in apertura di Conferenza il presidente dell’AdSP, Luciano Guerrieri, sottolineando l’importanza di un evento che ha raccolto a Livorno esperti e alti rappresentanti delle istituzioni, mobilitando una comunità internazionale estesa.

“Il percorso che tutti insieme stiamo intraprendendo non può prescindere dalla combinazione di tecnologie, strumenti finanziari e di governance e monitoraggio dell’avanzamento verso la neutralità climatica, in cui porti e comunità locali sono chiamati a compiere scelte di investimento, basate su metodologie comuni e valutazioni condivise e in cui nessun territorio va lasciato indietro” ha aggiunto.