Nuova stretta del Regno Unito sulle importazioni dall’Ue

Nuovi certificati sanitari e richiesta di licenza per determinate merci: cosa cambia dal 2024

Londra – Il Regno Unito introdurrà modifiche alle procedure di importazione di alimenti e bevande dall’Unione Europea, varando un sistema di categorizzazione basato sui livelli di rischio nell’ambito del modello operativo Border Target.

Dal 31 gennaio 2024, gli importatori che intendono portare cibo e bevande dall’Ue nel Regno Unito dovranno continuare seguire l’attuale processo dell’Agenzia per la salute degli animali e delle piante (Apha).

Tuttavia, per coloro che rientrano nella categoria di rischio Btom (Border Target Operating Model) medio, un ulteriore passaggio sarà quello di ottenere un certificato sanitario dall’esportatore dell’Ue. Non solo. Gli importatori potrebbero anche aver bisogno di una licenza o autorizzazione di importazione.

Tra gennaio e aprile 2024 verranno anche introdotti controlli documentali casuali sui prodotti animali con un rischio Btom medio provenienti da Ue, Islanda, Svizzera, Norvegia e Liechtenstein. Le merci ‘colpite’ da questi controlli non saranno soggette a ritardi di ispezione o costi aggiuntivi. Per le importazioni a basso rischio Btom, sarà richiesto un documento commerciale e gli importatori potrebbero anche aver bisogno di una licenza o di un permesso di importazione.

Allo stesso tempo, dal 31 gennaio 2024, il Regno Unito introdurrà controlli sanitari e fitosanitari (Sps) sugli animali vivi o sui prodotti animali che entrano nel Regno Unito dai paesi dell’Ue e dell’Associazione europea di libero scambio (Efta).

Dal 30 aprile 2024 saranno introdotti nuovi controlli alle frontiere per le merci a medio rischio Btom provenienti dall’Ue. Tutte le merci a rischio medio e basso dovranno entrare attraverso un punto di entrata designato e vagliate da un posto d’ispezione frontaliero appropriato.
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