Capraia isola e i suoi tesori

CAPRAIA ISOLA – La più lontana a delle isole toscane a un passo dalla Corsica e con una storia di pirati e di guerre tra le più feroci dei secoli passati, la Capraia è stata nei giorni scorsi protagonista di più eventi che hanno portato sul bellissimo scoglio non solo centinaia di turisti ma anche la trasmissione televisiva “Striscia la notizia”: che ha dedicato all’allevamento ittico della locale cooperativa “Maricoltura e ricerca” un servizio pressoché unico per completezza e per plauso.
Nella foto: Maurizio e Cosimo sotto… “coccole”.

L’allevamento, nato nel 1998 con alla guida Enzino Romano, un pescatore professionista con il pallino dell’ecologia, purtroppo tragicamente scomparso – ormai serve alcune delle catene di supermercati più grandi d’Italia, utilizza otto vasche situate fuori dall’insenatura di portovecchio, ancorate su 40 metri di fondale e in una costante corrente che tiene l’acqua sempre pulita.

Di anno in anno, grazie all’impegno dell’altro socio fondatore, il lucchese Fabio Giorgi (ormai caprese a tutti gli effetti) l’allevamento è cresciuto anche come caratteristiche tecniche: le vasche sono a rete a maglie sufficienti a favorire il ricambio dell’acqua, la loro superficie è protetta dalla voracità di gabbiani e marangoni con apposite reti, gli ancoraggi sono studiati per essere elastici ma fortissimi.
Nella foto: Una birra locale.

Gli unici danni riscontrati – riferiscono dalla cooperativa – sono quelli causati dalle imbarcazioni da diporto che qualche volta, ancorate in portovecchio, “arano” sotto la spinta del vento e sfondano una gabbia.

Danni ingenti, perché scappano m migliaia di avannotti: che poi però si ritrovano, abbondantemente cresciuti, tra la fauna marittima locale. Un modo involontario ma efficace di ripopolamento ittico… L’allevamento produce orate, molto apprezzate perché difficilmente distinguibili da quelle selvagge, e branzini. Sono in corso esperimenti anche per altri pesci più difficili e prelibati, come i grandi dentici. E sia Fabio che gli altri soci si meritano l’attenzione finalmente ricevuta perché il loro allevamento è. Classificato tra i migliori d’Italia.


Nella foto: I banchetti della festa in piazza.

Sia per il pesce, sia per la produzione ortofrutticola che è tra le tradizioni dell’isola, anche in seguito ai decenni della colonia agricola penale e ai suoi terrazzamenti e ripopolamenti, Capraia è tanto rinomata che nello scorso week-end la “Festa dei sapori” organizzata dalla Proloco ha visto una partecipazione massiccia di turisti.
Nella foto: le gabbie in mare aperto.

Le numerose manifestazioni e i tanti appuntamenti nei quattro giorni da giovedì alla domenica, sono stati un’occasione imperdibile di visita e soggiorno sull’isola, per un’esperienza di immersione a tutto tondo nella sua cultura gastronomica, con degustazione di prodotti locali e piatti tipici della tradizione delle terre di mare.

Ben riuscita anche la tradizionale regata, con molte barche partite dal marina Cala de’Medici, appuntamento marinaresco-sportiva con la veleggiata sul mare che unisce Capraia a Capo Corso. Gran partecipazione anche le “immersioni” nella natura incontaminata con escursioni guidate tra panorami e scorci spettacolari di quest’isola unica e selvaggia, a cavallo tra l’Alto Tirreno e il Mar Ligure, crocevia e tappa nelle rotte di velisti e naviganti dai tempi dei tempi.

Cosimo, presidente della Proloco, insieme al “mitico” nautico Maurizio , titolare tra l’altro di alcune ricette culinarie più apprezzate, hanno coordinato la grande festa culinaria di domenica nella piazza principale con le ricette dei ristoranti locali, i vini prodotti alla Piana, i celebri amari e naturalmente il pesce.

Fonte – La Gazzetta Marittima