Microtunnel Livorno, ora tocca alla “talpa”

LIVORNO – L’ingegner Pribaz dell’AdSP labronica è emozionato: l’arrivo della grande trivella che opererà da domani sotto il canale di accesso al porto industriale, nella strettoia del Marzocco, è il passo avanti atteso da anni per eliminare non solo la strettoia, ma anche i tanti dubbi che hanno accompagnato l’operazione. Dall’allagamento del “pozzo” sul Magnale all’intero progetto, i ritardi e la conflittualità con la ditta appaltatrice hanno fatto temere il peggio.

Adesso sembra proprio che si parta: i due “pozzi” verticali, sul Magnale e sotto il Marzocco, sono stati impermeabilizzati e collaudati: il terreno dove opererà la talpa è anch’esso difficile – un secolo fa era mare – ma i sondaggi sono stati positivi. Una volta congiunti i due “pozzi” il canale sotto il fondo della strettoia accoglierà i tubi dell’Eni che oggi limitano il fondale a meno di 12 metri malgrado sia stato raschiato il raschiabile. Se questa volta il crono-programma sarà mantenuto, alla fine del 2022 o ai primi del 2023 si potrà avere un fondale di almeno 13/15 metri (secondo le previsioni meno o più ottimiste) il che significherà ingresso delle fullcontainer da oltre 15 mila TEUs a pieno carico. Un porto nuovo, in attesa di quello nuovissimo della Darsena Europa.