Porto di Livorno, un sistema da 37 mila occupati

I dipendenti portuali diretti sono pari a 9,735 persone. L’Autorità di sistema portuale pubblica il bilancio di sostenibilità

Un’Autorità di sistema portuale di Livorno sempre più sostenibile, proiettata verso la lotta all’inquinamento ambientale, l’efficientamento energetico, la digitalizzazione e la parità di genere. È quanto emerge dal bilancio di sostenibilità ambientale presentato oggi dal Comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale del Tirreno Settentrionale e adottato con provvedimento presidenziale. Redatto nella veste di bilancio non finanziario, secondo i parametri dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, è il primo realizzato dall’autorità portuale livornese, riguarda il 2021 e ha visto il contributo di una molteplicità di persone, aziende, associazioni e istituzioni.

Un sistema portuale che nel triennio 2022-2024 ha programmato, grazie soprattutto alle risorse del PNRR, 1,2 miliardi di investimenti tra programmazione, progettazione e potenziamento infrastrutturale. Sei porti in gestione – Livorno, Piombino, Portoferraio, Rio Marina, Cavo e Capraia Isola – che l’anno scorso hanno movimentato tutti insieme 42 milioni di tonnellate di merce, contribuendo per l’1,3 per cento al prodotto interno lordo della Toscana, dando lavoro a 20,624 persone a tempo pieno tra diretti e indotto. Entrando nel dettaglio, il diretto è pari a 9,735 persone, con un valore aggiunto di 887 milioni di euro, di cui il 75 per cento ricade sul comune di Livorno mentre il restante 25 per cento sugli altri quattro comuni. L’impatto indiretto è di 11,241 occupati, per un valore aggiunto di 812 milioni di euro, mentre l’impatto indotto fornisce altri 16,675 occupati. Complessivamente, quindi, gli occupati attivati in modo diretto, indiretto e indotto dalla presenza delle attività produttive e di servizio connesse con i porti del Mar Tirreno Settentrionale è di 37,652 occupati, che producono un valore aggiunto di 2,8 miliardi.

Passando alla formazione e all’organizzazione amministrativa, nell’ultimo triennio sono state triplicate le ore di formazione. Dal 2019 ad oggi sono state assunte 28 persone, il 40 per cento delle quali di sesso femminile. Complessivamente, nel 2022 i dipendenti donna sono il 44,52 del totale, quota che tra i dirigenti raggiunge il 50 per cento.

Sul fronte della digitalizzazione, il focus principale verte sull’armonizzazione del processi di dialogo tra le autorità di controllo e la semplificazione burocratica eliminando la carta. Sul piano della sostenibilità ambientale il punto di riferimento è il Documento di pianificazione energetico ambientale, teso a favorire l’efficientamento energetico delle infrastrutture, l’implementazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e lo sviluppo della produzione e utilizzo di idrogeno. Complessivamente, sono stati ammessi al finanziamento dei fondi PNRR da parte del ministero della Transizione ecologica 14 progetti per l’abbattimento complessivo di 4,600 tonnellate di anidride carbonica equivalente e la produzione di circa 3 MWp di energia elettrica. Interventi del valore di 33 milioni, cui si sommeranno quelli relativi alla elettrificazione delle banchine, cui il ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili ha riservato uno stanziamento di oltre 77 milioni. Dal 2019 ad oggi il consumo di energia elettrica complessivo dell’ente, comprensivo sia delle sedi che delle aree esterne, è diminuito del 5 per cento.

«Il report e i risultati conseguiti altro non sono che il frutto, oltre che del lavoro intenso e professionale di tutto il personale dell’Ente, anche di un dialogo costante e cristallino con il cluster portuale», commenta il presidente dell’autorità di sistema portuale di Livorno, Luciano Guerrieri. «Per noi – conclude – non si tratta di un’iniziativa di facciata o di mero greenwashing: con questo bilancio ci proponiamo di portare avanti una linea di azione ben precisa che dovrà consolidarsi negli anni a venire e con la quale ci proponiamo di evidenziare con quanta determinazione questa Autorità lavori a favore dello sviluppo sostenibile e della giustizia intergenerazionale».

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