Grimaldi ad Euromed: il porto di Livorno strategico

SORRENTO – I porti, la logistica, il prossimo futuro. C’è stato di tutto, come ogni anni, nei confronti ad alto livello durante i due giorni della convention Euromed del Gruppo Grimaldi a Sorrento. Con alcuni punti fermi.

Il primo: il porto di Livorno è centrale nelle strategie di sviluppo dell’armatore Emanuele Grimaldi. Lo ha confermato alla convention Euromed davanti a settecento tra operatori portuali e giornalisti giunti da tutta Europa. Quest’anno è stata la splendida cornice di Sorrento a ospitare il bilancio di un anno di lavoro per uno dei più grandi armatori, che ha fatto dell’innovazione sulle sue navi – per arrivare a zero emissioni – una vera e propria mission.

Ad Euromed, dopo le sessioni mattutine dove si è parlato di grandi sfide per la portualità in un momento difficile segnato prima dalla pandemia e poi dalla guerra, il presidente Grimaldi ha incontrato faccia a faccia i giornalisti. “Livorno è fondamentale per i collegamenti con la Sardegna ma anche con la Spagna, la Sicilia, la Tunisia. Lo sciopero fatto pochi giorni fa – ha detto ancora – ha creato disagi soprattutto per gli approvvigionamenti ma ci auguriamo che la situazione si stabilizzi e che si possa lavorare in serenità. Livorno ha una posizione strategica, e in quel porto diamo lavoro a tante persone e cercheremo di avere nuovi spazi”.

L’armatore, rispondendo alle nostre domande, ha ribadito che il porto di Livorno è importante anche per il settore dell’automotive, sul quale la Grimaldi ha investito molto: “Durante la pandemia sono state comprate meno auto è vero – ha chiarito – ma il trasporto non ne ha risentito. La riduzione del trasporto marittimo in sostanza non c’è stata”. E sui traffici passeggeri, nonostante la battaglia legale per il servizio che va avanti da due anni “non capisco come si possa preferire il monopolio alla concorrenza” ha detto Grimaldi con una stoccata agli storici “avversari” Msc e Moby.

Grimaldi è pronto a serrare i ranghi sui porti di Livorno e Savona per la vicenda di Genova, causa la scelta di spostare i depositi petrolchimici decisa dall’amministrazione locale. “Noi contrastiamo questa pesante decisione con una battaglia legale – ha detto Grimaldi – e aspettiamo le sentenze del tribunale. Poi valuteremo se privilegiare i porti vicini di Livorno e Savona”.