Darsena Europa, chi tira il freno?

LIVORNO – Può anche darsi che sia una malignità pura: ma l’ormai lunghissima e sconcertante attesa per la VIA (Valutazione d’Impatto Ambientale) per il progetto della Darsena Europa di Livorno, peraltro preannunciata un paio di settimane fa dal Ministero, fa pensare che ai ministeri stiano ancora smaltendo la digestione delle feste di fine anno. C’è stato anche qualche giornale (“Libero” di pochi giorni fa) che ha parlato di ferie prolungate ai ministeri, in chiave ovviamente critica. Fatto sta che l’annunciato decreto interministeriale con l’OK alla VIA (e le importanti, attesissime prescrizioni collegate) non è ancora arrivato. E il tempo passa: mesi e mesi (più di un anno) per una pratica che riguarda il destino di uno dei porti più importanti del sistema Italia.

A Palazzo Rosciano stanno friggendo nell’attesa: e pare che il presidente dell’AdSP Luciano Guerrieri sia deciso a prendere il treno entro al settimana e andare a bussare alle porte dei ministeri. Il nulla osta finalmente annunciato si teme possa contenere alcune “prescrizioni” pesanti, che comportino altre lungaggini, altre modifiche al progetto ed altre spese. Il tutto poi nel crescente timore che ci sia a Roma anche chi tira il freno sul grande progetto livornese, a favore di altri scali concorrenti. La celerità con cui sono state autorizzate iniziative portuali a Genova, per esempio, cozza platealmente con i ritardi burocratici per Livorno. C’è un nesso o è soltanto un caso?

(A.F.)