Porto di Livorno, tensione per l’arrivo della nave Slnc Severn

A Livorno continua la mobilitazione contro l’arrivo della nave americana Slnc Severn, attesa al Molo Italia nella serata del 23 settembre. L’Unione Sindacale di Base, insieme a lavoratori portuali, associazioni e collettivi studenteschi, presidia da giorni il Varco Valessini con l’obiettivo dichiarato di impedire l’attracco e lo scarico dei mezzi a bordo. Per rafforzare la protesta sarà indetto uno sciopero di 48 ore nel caso l’attracco venisse confermato.

Secondo i manifestanti, la nave proviene da Israele e trasporta mezzi militari. Una versione smentita dalle istituzioni: la Prefettura ha chiarito che l’imbarcazione è di tipo commerciale e non militare, e che il carico non comprende armi, munizioni o esplosivi, ma soltanto generatori, mezzi di cantiere e attrezzature logistiche destinati a Camp Darby, nell’ambito di programmi di cooperazione difensiva già pianificati.

La questione è stata al centro di una riunione convocata in Prefettura alla presenza del sindaco Luca Salvetti, del commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale Davide Gariglio, della Guardia Costiera e dei rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Usb. L’incontro ha avuto lo scopo di garantire trasparenza e sicurezza, anche alla luce della partecipazione di famiglie e bambini al presidio.

Il sindaco ha ribadito la vicinanza ai cittadini impegnati nella mobilitazione, pur sottolineando di non avere strumenti formali per vietare l’approdo. Le istituzioni hanno assicurato la piena disponibilità al dialogo e l’impegno a tutelare l’ordine pubblico, richiamando tutte le parti al senso di responsabilità e al rispetto dei fatti.

Da bp